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Ostuni (Br). Venerdì 25 settembre, alle ore 19,30, presso l’Auditorium del Centro di Spiritualità Madonna della Nova, l’associazione no profit Progetto Sociale Aesy Go, presenta un evento di sensibilizzazione sociale.

BISCEGLIE (BT). Parte, nella città di Bisceglie, il nuovo Progetto Easy Go in collaborazione degli Operatori Emergenza Radio “OER” e con il patrocinio del Comune.
Attraverso questo nuovo servizio di trasporto, la “OER” potrà garantire la mobilità per disabili ed anziani con un pulmino per il trasporto sponsorizzato esclusivamente da aziende private senza gravare sulla situazione economica Comunale.
Il gruppo “OER”, guidato dal Presidente Girolamo Rocco, potrà accompagnare anziani e disabili, o comunque persone con problemi di deambulazioni, ad effettuare visite mediche, accertamenti diagnostici, ricevere medicinali a domicilio, o più semplicemente ad uscire per una passeggiata, svolgendo un importante servizio sociale che è davvero indispensabile.
Il Progetto Easy go, ideato e realizzato dalla Social Travel Service di Ostuni Srls di Ostuni, garantisce alle aziende inserzioniste un’ottima visibilità non solo apponendo il logo sulla fiancata del mezzo, ma anche una efficace promotion della loro attività sul Web-Site aziendale. Inoltre, per chi volesse aderire, la Social Travel Service di Ostuni Srls, sta realizzando una campagna di promozione esclusivamente Gratuita denominata “Easy Go Card” che prevede la consegna, ai tanti soci dei gruppi aderenti al Progetto Easy Go, una Card che garantisce loro sconti per l’acquisto prodotti/servizi dalle aziende convenzionate.
Ringraziamo fin da ora le aziende che con senso di responsabilità sociale finanzieranno la concessione del veicolo in comodato d’uso alla “OER” di Bisceglie e comunichiamo che il responsabile commerciale A&C Mobility Srls, Antonio Ippolito, incontrerà presto gli imprenditori locali.

Per ulteriori informazioni, è possibile consultare i seguenti links:

il 29 ottobre si è conclusa, nei locali dell’Associazione Progetto Sociale Easy G di Ostuni, la giornata audiometrica gratuita dell’udito in collaborazione con Otosalus.

Il test dell’udito gratuito effettuato dal dott. Andrea Armenise di Otosalus, ha permesso di capire lo stato della capacità uditiva dei tanti soci dell’Associazione che si sono sottoposti alla visita.

No alla Violenza sulle donne

È stata intitolata “Vola via dalla violenza” la manifestazione promossa dal Centro Antiviolenza cittadino”Insieme si può” e dal Comune di Ostuni, ideata grazie al contributo di ben 33 associazioni cittadine in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, che ricorre oggi, mercoledì 25 novembre.

L’iniziativa prevede la collocazione di una serie di suggestive installazioni artistiche nei luoghi principali della Città bianca. Come di consueto, in piazza della Libertà l’obelisco di Sant’Oronzo si è tinto di rosso e ai suoi piedi è comparsa un’opera d’arte che vuole essere un inno alla vita e alla libertà delle donne calpestate dalla violenza fisica e psicologica. La manifestazione prende il nome proprio da questa intallazione, realizzata dall’associazione “Espressioni d’Arte” e ideata da una dei suoi membri, l’artista Fiorella Turco. L’opera trasmette un grande messaggio di speranza, rappresentando una donna con le ali che è riuscita a spezzare le catene della sua schiavitù privata ed è pronta a spiccare il volo.

Oltre all’installazione in piazza, che trae ispirazione dalla vita e dalle parole di Frida Khalo, altre opere figurative sono esposte lungo la principale via dello shopping ostunese, tra viale Pola e piazza Italia, dove rimarranno fino a domenica prossima, 29 novembre.

Opera il Vola Via Dalla Violenza di Espressioni d'Arte

Testo di https://ostuninews.it

Bisceglie: è partito il nuovo Progetto Easy Go in collaborazione con l’OER BISCEGLIE (BT). Parte, nella città di Bisceglie, il nuovo Progetto Easy Go in collaborazione degli Operatori Emergenza Radio “OER” e con il patrocinio del Comune. Attraverso questo nuovo servizio di trasporto, la “OER” potrà garantire la mobilità per disabili ed anziani con un pulmino per il trasporto sponsorizzato esclusivamente da aziende private senza gravare sulla situazione economica Comunale. Il gruppo “OER”, guidato dal Presidente Girolamo Rocco, potrà accompagnare anziani e disabili, o comunque persone con problemi di deambulazioni, ad effettuare visite mediche, accertamenti diagnostici, ricevere medicinali a domicilio, o più semplicemente ad uscire per una passeggiata, svolgendo un importante servizio sociale che è davvero indispensabile. Il Progetto Easy go, ideato e realizzato dalla Social Travel Service Srls di Ostuni  di Ostuni, garantisce alle aziende inserzioniste un’ottima visibilità non solo apponendo il logo sulla fiancata del mezzo, ma anche una efficace promotion della loro attività sul Web-Site aziendale.

22/05/2021

Per prenotare i servizi è necessario contattare i seguenti numeri: 0831.1623071 o il 377.5945653

COMUNE DI SAN MICHELE SALENTINO

È arrivato, anche, sul territorio di San Michele Salentino il “taxi sociale” con il progetto “Easy Go”, ideato dalla A&C Mobility Srls di Ostuni, con il patrocinio del Comune, grazie al quale sarà garantito un servizio di trasporto a cittadini disabili e anziani, il tutto sponsorizzato da aziende private.

Gli operatori, infatti, si serviranno di un pulmino per aiutare persone con difficoltà motoria nello svolgimento di varie attività: visite mediche, passeggiate quotidiane, ritiro farmaci, ritiro spesa alimentare, ritiro ricetta medica. Il tutto in un’ottica di solidarietà. Il progetto Easy Go non graverà sulle casse comunali, dal momento che sarà finanziato interamente dalle aziende private che vorranno apporre la loro pubblicità sulle fiancate del mezzo.

“La nostra iniziativa – come spiegano i responsabili dell’azienda ostunese – è stata creata per dare supporto ai Comuni italiani dove sono presenti famiglie con diverse difficoltà ed esigenze. Infatti, all’interno di queste troviamo circa 3,1 milioni di persone disabili tra adulti e bambini e 7 milioni di anziani. Il nostro progetto ha creato, infatti, strumenti e dispositivi da mettere a disposizione di Comuni, enti ed associazioni che agevolano la vita quotidiana delle persone con difficoltà, atte a sensibilizzare, ad includere e a dare autonomia. Il nostro supporto serve, quindi, a rendere fruibile il territorio e a donare autonomia e libertà di movimento a chi non è autosufficiente grazie ad automezzi adeguatamente attrezzati che vengono forniti ad associazioni ed enti no profit presenti sul territorio, per soddisfare le esigenze della cittadinanza attraverso diversi servizi”.

Gli automezzi donati vengono finanziati dagli imprenditori del territorio che decidono di entrare in rete con il progetto “Easy Go”, grazie ad una piccola quota di partecipazione, che dà vita alla sponsorizzazione della propria azienda mediante uno spazio pubblicitario sul mezzo e grazie anche alla visibilità sul sito web www.progettoeasygo.it dove è possibile cercare e trovare tutti i servizi presenti sui vari territori dove il progetto è attivo.

“E’ un progetto al quale abbiamo aderito con piacere – dice l’assessore ai Servizi Sociali, Vitantonio Scatigna – così da offrire ai cittadini un servizio essenziale per le famiglie e persone con difficoltà.  Dobbiamo dire grazie alla A&C Mobility di Ostuni e alle aziende di San Michele che stanno aderendo al progetto con il loro contributo. E’ un progetto di rilevanza sociale fondamentale che è stato possibile realizzare grazie al connubio fra pubblico e privato che può apportare solo benefici”.

Per prenotare i servizi è necessario contattare i seguenti numeri: 0831.1623071 o il 377.5945653

Progetto sociale Easy Go

Si è posto come obbiettivo la promozione del turismo accessibile, organizzando il trasporto di gruppi che vogliono muoversi in autonomia e libertà.

Il nostro trasporto è rivolto alle persone con disabilità, ai loro famigliari e ai loro amici, con particolare attenzione all’accessibilità dei luoghi adatti alle persone con difficoltà.

La passione verso il nostro lavoro, ci porta a sperimentare nuovi modi per creare INCLUSIONE e ACCOGLIENZA nella nostra terra, ricca di luoghi da scoprire, assaporare, luoghi magici, inaspettati, profondi…

Tra i nostri associati ci sono guide turistiche a cui ci si può rivolgere e richiedere una o più visite guidate da poter fare già a partire dal giorno stesso dell’arrivo e/o durante il soggiorno.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI CONTATTARE IL NUMERO +39 0831 16 23 071

OSTUNI     BARI BRINDISI TORRE GUACETO  GALLIPOLI

Ad Ostuni, domenica 27 giugno alle ore 11, c/o lo spazio antistante il Centro di Spiritualità Madonna della Nova, verranno consegnati gli automezzi per il trasporto solidale, grazie alla collaborazione tra enti pubblici e aziende private.

Al via Progetto Easy Go, che grazie ad automezzi attrezzati per il trasporto di cittadini con disabilità o ridotta capacità motoria in stato di necessità, garantirà libertà e autonomia di movimento a tutti coloro che ne hanno bisogno.

Attraverso l’Associazione Progetto Sociale Easy Go e il patrocinio della Provincia di Brindisi e dei comuni di Brindisi, San Vito dei Normanni e San Michele Salentino, tantissime imprese hanno risposto all’appello di solidarietà che ha dato vita a tre automezzi. L’impegno di progetto Easy Go è quello di creare una comunità che abbia la capacità di integrazione e inclusione, perché solo così si ha più possibilità di sviluppo e crescita, per questo abbiamo creato strumenti e dispositivi che servono ad agevolare la vita quotidiana delle persone vulnerabili costruendo progetti di inclusione sociale.

Con la collaborazione di tutti garantiamo il nostro supporto sui vari territori con particolare attenzione all’accessibilità dei luoghi, garantendo non solo il servizio di trasporto ai nostri concittadini, ma anche ai turisti con ridotte capacità motorie, alle loro famiglie e ai loro amici con il Progetto di Vacanze Inclusive.

https://www.ostuninotizie.it/attualita/2021/06/26/progetto-easy-go-trasporto-solidale-in-alcuni-comuni-compreso-ostuni/

Alla cerimonia di consegna tenutasi ieri alle ore 11 c/o lo spazio antistante il Centro di Spiritualità Madonna della Nova, sono stati consegnati 3 automezzi allestiti per il trasporto di disabili, anziani e dei loro amici a 4 zampe. Gli automezzi sono destinati ai cittadini affetti da patologie invalidanti permanenti o temporanee che non riescono ad essere autonomi, grazie a sollevatori idraulici che consentono il trasporto della carrozzina.

Le chiavi degli automezzi sono state donate all’associazione Progetto Sociale Easy Go di Ostuni sita in via A. Fumarola, 15 che si occuperà di assicurare i servizi di trasporto a tutti coloro che ne hanno bisogno, garantendo autonomia e libertà di movimento grazie al trasporto solidale.

Questo progetto è inteso come intervento volto alla promozione del benessere dei cittadini con particolare riferimento a quelli più svantaggiati, permettendo loro di poter usufruire della rete dei servizi presenti sul territorio per soddisfare i bisogni primari.

Il nostro trasporto consente sia lo spostamento verso luoghi di cura, terapia, riabilitazione, studio e lavoro, ma anche l’accompagnamento e l’intrattenimento delle persone anziane, dei disabili e dei non autosufficienti per passeggiate al mare, in campagna o dove loro preferiscono.

Progetto Sociale Easy Go sviluppa e gestisce progetti di diverso tipo grazie al lavoro di ricerca, studio e formazione di tutte le unità operative che ne fanno parte, per questo l’associazione si è posta come obiettivo la promozione del turismo accessibile, organizzando il trasporto di gruppi che vogliono scoprire il nostro territorio, con particolare attenzione all’accessibilità dei luoghi adatti alle persone con difficoltà.

La passione verso il nostro lavoro ci porta a sperimentare nuovi modi per creare INCLUSIONE e ACCOGLIENZA nella nostra terra, ricca di luoghi da scoprire e assaporare, luoghi magici, inaspettati, profondi. All’interno del progetto vacanze inclusive un ruolo fondamentale lo svolgono i nostri automezzi, che garantiscono l’accompagnamento dei turisti disabili, dei loro amici e delle loro famiglie, facendoli sentire a proprio agio.

Grazie alla sinergia fra pubbliche amministrazioni e alcuni imprenditori locali che hanno aderito a Progetto Easy Go, i comuni potranno garantire un servizio indispensabile rivolto a tutti coloro che ne hanno bisogno.

All’inaugurazione erano presenti Don Franco Blasi che ha benedetto gli automezzi e gli autisti volontari, l’onorevole Valentina Palmisano, il senatore Vittorio Zizza, l’onorevole Anna Rita Tateo , il vicesindaco e assessore ai servizi sociali Vitantonio Scatigna, l’assessore all’ambiente, pubblica istruzione e gentilezza Tiziana Barletta e il consigliere comunale al servizio civile e all’associazionismo Michele Salonna di San Michele Salentino.

Dopo la consegna ufficiale del mezzo sono stati donati degli attestati di riconoscimento e ringraziamento a tutti gli sponsor partecipanti a Progetto Easy Go, che hanno consentito la realizzazione degli automezzi garantendo un servizio di vitale importanza per tutti i loro concittadini.

Le imprese che hanno contribuito alla realizzazione di Progetto Easy Go della provincia di Brindisi sono:
APICOLTURA ALVEARE BIANCO, AUTO MARZIO SRL, AUTOFFICINA PERFECT CAR, AUTO PRO SRL, AUTOSCUOLA GP, B&B PIAZZA N’ZEGNA, BAR CITTÀ BIANCA, BIOCELIA, BODINISRL, BRINDISI ELEVATORI SRL, CAFFÈ MANHATTAN, SOLOIL, CASEIFICIO LANZILOTTI, CELLUCIANOMANIA SRL, CENTRO REVISIONE OSTUNESE, CHOCOLAT, CIMAF SRL, CINEMA TEATRO ROMA SRL, CYCLISME, DITTA MATARRESE GIAMPIETRO, DITTA SEMERANO FRANCESCO, DOMUS CLIMA SRL, EDIL BOTTACCI, EDIL IPPOLITO, EDILAGRI, ELLESSE SNC, EN BEAUTE’ PARRUCCHIERI, FARMACIA CALAMO, FENIX, GISE’ CAFFÈ, GRAFICHE NACCI,GRECO & COMPANY SRL, HOTEL LA TERRA, TODO MODO TRAVEL, HOTEL MASSERIA N’ZETA SRL, I GIARDINI DI ARIEL, IMEO SRL, IMPRESE DI PULIZIE TATEO, ITOF OSTUNI, KARTA, LA BOTTEGA DEL VINO, LA CONTADINA, L’ARTE DEL COLORE, LIUZZI IMPIANTI, MACELLERIA BRACERIA LA VECCHIA FATTORIA, MAGMARMI SRL, MECCATRONICA, MYSTIC PIZZA, MORELIGO SRLS, OLIO SANTE, ORTHOGEA, OTOSALUS SRL, OTTICA GLAMOUR CAVALLO, OTTICA IN SNC, OTTICCA LANZILOTTI, OTTICA ZIZZA, PANIFICIO EUROPAN, PARAFARMACIA GDB, PIACENTINI BROKER, QUALITIES, ROSA BLU, SALUMI E FORMAGGI DA MARIO, SENIOR CHIROPRATICA EUROPA, SG PNEUMATICI, SGURA ASSICURA, STAZIONE DI SERVIZO MENGA, TECNOPOINT, TELCOM SPA, TUTTAUTO NACCI SRL, CLINICA VETERINARIA IAIA, VIVERE ALCALINO SRL.

https://www.ostuninotizie.it/attualita/2021/06/29/consegnati-i-taxi-solidale-del-progetto-sociale-easy-go/

Domenica 04/07/2021 alle ore 18.00 A & C Mobility consegna un automezzo all’associazione sportiva dilettantistica pallacanestro FREEDOM TORITTO. La cittadinanza è invitata a partecipare all’evento di consegna che si terrà la Piazza Aldo Moro che vede protagoniste tantissime aziende che hanno sostetuno Progetto Easy Go per il trasporto solidale sul comune di Toritto.

Grazie a Progetto Easy Go l’associazione Freedom di Toritto garantirà il trasporto dei ragazzi che fanno parte della ASD e dei disabili e anziani del proprio territorio.

TURISMO ACCESSIBILE OSTUNI

TURISMO PER TUTTI, TURISMO INCLUSIVO, TURISMO SENZA BARRIERE

OSTUNI CITTÀ ACCESSIBILE, OSTUNI CITTÀ INCLUSIVA, VIENI IN VACANZA AD OSTUNI TI ACCOMPAGNIAMO ALLA SCOPERTA DI PERCORSI STUDIATI APPOSTA PER TE!!!

               

                              

http://www.nobarrier-project.eu/en/maps2?pid=49&check=484b146fe6420523114714bfa204afa4

https://www.viaggiareinpuglia.it/itinerario/133/it

Venite a scoprire Ostuni con il suo itinerario accessibile, con un mare senza barriere, per una città inclusiva.

Ostuni è denominata e conosciuta in tutto il mondo come “Città Bianca” per il suo candore (colore completamente bianco) caratteristica indelebile e riconoscibile a livello internazionale.

Il bianco delle sue mura deriva dalla pittura in calce usata fin dal medioevo, utilizzata sia perchè era ed è un materiale facile da reperire, sia perchè era il modo per conferire luce ai ristretti vicoli del centro storico della cittadina. Questa usanza si rivelò salvifica nel XVII sec., (periodo in cui la Puglia fù colpita dalla peste) perchè grazie all’uso d’imbiancare le case e i vicoli, Ostuni venne risparmiata dalla peste, dato che la calce è definito un disifenttante naturale.

Arrivati ad Ostuni si può parcheggiare in via Tenente Specchia o in via Giosuè Pinto; da entrambi i parcheggi è possibile raggiungere Piazza della Libertà o Piazza Sant’Oronzo sia per chi usa la carrozzina, sia per chi ha mobilità lenta con l’aiuto di un accompagnatore.

Arrivati in piazza si potrà subito ammirare la GUGLIA DI SANT’ORONZO, (in tipico stile barocco) realizzata dal concittadino architetto e scultore Giuseppe Greco. Essa ha una struttura architettonica di forma piramidale formata da cinque basamenti che si restringono man mano che la colonna si eleva. Alta circa 20 m dalla base, è stata terminata e inaugurata nel 1771 e voluta dalla cittadinanza come segno di devozione perchè risparmiata dalla peste del XVII sec. e dalle ricorrenti epidemie di quel periodo. La statua del Santo troneggia sull’ultimo basamento, vestito dei paramenti sacri con il braccio destro rivolto verso l’alto nell’atto di benedire, mentre nel braccio sinistro sorregge il pastorale e il Vangelo. Il Santo è patrono e protettore di Ostuni (festeggiato il 25,26,27 agosto) insieme a San Biagio (patrono di Ostuni, festeggiato il 3 febbraio), il quale è presente nel terzo basamento dell’obelisco insieme ai santi Irene, Agostino e Gregorio Armeno.

In Piazza della Libertà o Piazza Sant’Oronzo è possibile visitare la Chiesa di San Francesco, all’ingresso della quale è presente un gradino di circa 20 cm. La facciata della chiesa è in stile neoclassico ad opera dell’architetto Gaetano Iurleo. Situata accanto al Palazzo Comunale, la chiesa sorge sul suolo donato da Filippo Principe di Taranto, a opera dei padri minori conventuali. In seguito fu data in gestione alla confraternita dell’Immacolata di Ostuni che tuttora la gestisce.

  

Passeggiando in Piazza sarà possibile ammirare la bellissima chiesa dello Santo Spirito, situata in via Roma, costruita nel 1637 per volere del vescovo Melingi, la struttura è a navata unica con volta in pietra e lunettata. La facciata è liscia ed è mossa solo nel frontone spezzato con al centro lo stemma del vescovo artefice della costruzione. Forte rilievo sulla facciata è il portale, che colpisce per le sue dimensioni e gli elementi ornamentali che lo caratterizzano, la sua origine è molto più antica della chiesa essendo stato realizzato nel 1450 e originariamente situato sul frontespizio della medievale chiesa di Ognissanti. Il portale è il più elaborato tra tutti i portali della città, ed è di gusto gotico. L’interno della chiesa presenta pochi elementi artistici, tra cui una tela di fra’ Giacomo da San Vito, una statua lignea seicentesca raffigurante sant’Oronzo e una statua settecentesca della Madonna del Buon Consiglio. La Chiesa non è accessibile ai visitatori in sedia a rotelle visto che ci sono circa 14 gradini che precedono l’ingresso.

  

Proseguendo nuovamente verso la piazza, sarà possibile arrivare all’ingresso del centro storico (Via Cattedrale). L’impianto urbanistico del vecchio quartiere, risale al I e II secolo dC, modellato sulle vestigie di un antico villaggio messapico.

Ostuni è un’innumerevole moltiplicazione di livelli, un saliscendi di scale, un indovinello di vicoli e viottoli, un susseguirsi continuo di archi e cavalcavia, tra le case bianche tinte a calce. Per percorrere via cattedrale, vista la ripidità di alcuni tratti, è preferibile l’aiuto di un accompagnatore per le persone in sedia a rotelle. Durante il percorso che porta al duomo della città, sarà possibile acquistare souvenir tipici, visti i diversi negozi presenti.

Lungo la strada si potrà ammirare la Chiesa di San Vito Martire, o Monacelle (per la presenza di monache del secondo ceto devote a Santa Maria Maddalena de ‘Pazzis, visto che prima era un monastero) con la sua bellissima facciata in barocco leccese. La Chiesa oggi accoglie il museo di Ostuni “Museo della Civiltà Preclassica della Murgia Meridionale” che conserva diversi reperti di età neolitica e paleolitica rinvenuti tra Ostuni, Villa Castelli e Francavilla Fontana; inoltre è possibile ammirare due tombe messapiche e il calco di “Delia” una donna con feto che risale al Paleolitico superiore, reperto rinvenuto nella Grotta di Santa Maria D’Agnano nel 1991 (situato a 2 km da Ostuni, all’interno del quale sono stati ritrovati numerosi reperti). https://www.ostunimuseo.it/

 

 

Passeggiando su via Cattedrale si raggiunge la Concattedrale di Santa Maria dell’Assunzione dell’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni situata nel cuore della città bianca, accessibile ai disabili motori grazie ad una rampa laterale. La Cattedrale è un esempio di archittetura romanica gotica, monumento nazionale dal 1902, è stata iniziata nel 1435 e completata tra il 1470 e il 1495.

Ha una caratteristica facciata di tarde forme gotiche, tripartita da lesene. La parte centrale termina con un timpano formato da due archi inflessi, le ali con due mezze lunette; timpano e lunette hanno un coronamento di archetti trilobi a profilo seghettato su mensole scolpite, che si prolunga sui fianchi e attorno al transetto. La facciata è aperta da tre eleganti portali ogivali (nella lunetta di quello mediano un bassorilievo raffigura la Madonna col Bambino in gloria) sormontati ciascuno da un rosone, di cui quello centrale, notevolmente più grande, ha 24 raggi. Altri rosoni sono nelle testate del transetto.

L’interno, a croce latina a tre navate su colonne, è stato rifatto in epoca settecentesca, con soffitto piano dipinto e cappelle barocche (presso l’ingresso, rimane una colonna della costruzione primitiva). Al termine della navata sinistra è collocato un altare in legno del 1734 con i busti dei santi Oronzo, Biagio e Agostino. Nell’abside vi è un coro in legno di noce riccamente intagliato, risalente al XVII Sec. Nella navata destra è presente il sepolcro del vescovo Filo (1720); nell’ultima cappella c’era una Madonna col Bambino e Santi, di Jacopo Palma il Giovane (trafugata). All’interno della Cattedrale, l’archivio capitolare, il quale possiede oltre 200 pergamene dal 1137. Dal 2011 la Cattedrale è stata insignita del titolo di basilica minore.

 

Ad Ostuni ci sono spiagge e parchi naturali accessibili con spiagge attrezzate dov’è possibile trascorrere giornate al mare immersi in una natura incontaminata.

Tra questi troviamo il Parco Naturale Regionale Dune Costiere da Torre canne a Torre San Leonardo e la Riserva di Torre Guaceto.

https://www.riservaditorreguaceto.it/index.php/it/

http://www.parcodunecostiere.org/newsite/ita/index.php

 

 

Lidi balneari accessibili della marina di Ostuni 

Lido Morelli : Spiaggia completamente accessibile con passerelle in legno e con bagni per disabili. Si trova all’interno del parco regionale delle dune costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo.

Il Faro: Spiaggia di Ostuni che si trova a Villanova, zona Fontanelle.

Riserva Naturale di Torre Guaceto: Spiaggia completamente accessibile con passerelle in legno e con bagni per disabili. All’interno della spiaggia c’è una piattaforma in legno coperta dove si può sostare.

CITTÀ SENZA BARRIERE

   COMUNE DI SAN MICHELE SALENTINO      COMUNE DI BINETTO                               COMUNE DI GRUMO APPULA        COMUNE DI TORITTO                     COMUNE DI LIZZANO    COMUNE DI MARUGGIO   COMUNE DI PULSANO   COMUNE DI TORRICELLA         COMUNE DI POTENZA  COMUNE DI BUGNARA             

Progetto Easy Go nasce per dare servizi e informazioni a tutti coloro che sono alla ricerca di luoghi accessibili, orientando e sensibilizzando gli enti, le associazioni e i privati a creare risorse dedicate alle esigenze di tutti.  L’obbiettivo è quello di soddisfare sul proprio territorio i bisogni di tutti i cittadini disabili, creando città senza barriere, alla portata di tutti, città che non dimenticano i più fragili.

Con la collaborazione di tutti stiamo pianificando CITTÀ SENZA BARRIERE, progetto che ha come intento quello di sostituire o eliminare del tutto (ove possibile), gli spazi non accessibili sui vari territori aderenti, sensibilizzando la cittadinanza e soprattutto gli imprenditori a rendere maggiormente accoglienti le loro attività e tutti gli spazi cittadini, per creare inclusività, rispetto e uguaglianza.

Il processo di sensibilizzazione nasce dalla voglia di realizzare località in grado di accogliere tutti, da coloro che la abitano a chi decide di scegliere la tua città come meta per le vacanze o per una passeggiata.

A livello europeo prima e da una decina di anni circa anche in Italia, si sono intraprese diverse iniziative atte a sensibilizzare e a promuovere il miglioramento dell’accessibilità del nostro paese, creando maggiori possibilità legate anche al turismo accessibile ed inclusivo. Per creare una buona rete legata al turismo inclusivo c’è bisogno di rendere strutture, servizi e infrastrutture accessibili ad una molteplicità di persone con diverse esigenze: non udenti, non vedenti, anziani, donne incinte, famiglie con difficoltà economiche, persone con allergie e intolleranze alimentari o persone con disabilità temporanee.

I viaggi inclusivi consentono di rendere la permanenza di chi ha maggiori bisogni appagante, senza ostacoli.

L’obbiettivo che condividiamo e ci siamo prefissi con tutti i nostri partner è quello di creare autonomia e libertà di movimento nella fruizione sia turistica che nella vita quotidiana creando maggiore sensibilizzazione e comunicazione dei vari servizi e luoghi accessibili.

POTENZA SENZA BARRIERE

                                             

ATTRAVERSO QUESTO BLOG INSERIAMO POTENZA COME CITTÀ  RAGGIUNGIBILE E PRATICABILE, CON LO SCOPO DI IMMETTERE PERCORSI ACCESSIBILI PER TUTTI!

Potenza capoluogo della Basilicata è la città delle 100 scale, per via del suo sistema di scale antiche e moderne, che collegano le varie parti della cittadina. (la città possiede, infatti, il sistema di scale mobili per il trasporto pubblico di maggior estensione in Europa ed il secondo al mondo dopo quello di Tokyo, e si trova a 100 chilometri dall’altra città capoluogo della provincia, Matera).

Potenza è Situata a 819 metri sul livello del mare, ha un centro storico caratteristico e si sviluppa a nord-ovest delle Dolomiti Lucane.

Le origini di Potenza (antica Potentia) risalgono al IV secolo a.C. e provengono, molto probabilmente, dalla distribuzione della vicina Serra di Vaglio (XI secolo a.C.). Potenza è stata duramente colpita dal terremoto del 1980 e da quelli dei secoli scorsi, ma si è completamente ripresa e i luoghi più importanti sono oramai resi completamente fruibili grazie ad interventi mirati antisismici.

Potenza, come tante altre cittadine italiane, ha aderito a Progetto Easy Go, ed insieme collaborano per costruire una città accessibile, una città più accogliente per i cittadini stessi che la abitano, e più adeguata a tutti coloro che decidono di volerla visitare.

La voglia di potersi muovere, sia per chi vive in questa città, che per chi decide di scegliere la Basilicata come meta turistica perché vuole scoprire nuovi posti e venire a contatto con la meravigliosa cultura di questa terra, sta creando la necessità di realizzare luoghi accoglienti e accessibili a tutti. Questo progetto, si sta sviluppando molto velocemente grazie ad una forte sensibilizzazione di tutti i cittadini, degli enti e di alcune associazioni del territorio che credono fortemente nell’inclusione sociale come crescita per il paese. Le località senza barriere permettono di creare nuovi flussi turistici in grado di soddisfare le esigenze di tutti i cittadini, garantendo beneficio sociale e culturale.

Potenza ha diversi punti in grado di catturare la curiosità di qualsiasi visitatore, un bellissimo patrimonio culturale, religioso e naturalistico in grado di lasciare con il fiato sospeso.

Per questo di seguito vi proponiamo una serie di luoghi di carattere storico culturale, raggiungibili grazie al supporto dei nostri automezzi.

CHIESA DI SAN MICHELE ARCANGELO è la chiesa più antica della città, è in stile romanico ed è stata eretta nel 1178 e nel 1849 e poi ampliata. Ha 3 navate e contiene al suo interno diverse sculture, dipinti di valore, appartenenti al XVI sec., è situata vicino al centro a pochi passi da Piazza Mario Pagano luogo dove si svolge la movida notturna di Potenza. (accessibile dall’ingresso laterale o dalla sacrestia, è preferibile contattarli prima)

 

CATTEDRALE DI SAN GERARDO è il Duomo della città, ed il monumento religioso più importante di Potenza, dedicato al Santo Patrono San Gerardo (al secolo Gerardo Della Porta) che qui operò come vescovo della città. Le origini del duomo risalgono al XII secolo ma è stato rimaneggiato più volte, fino ad acquisire lo stile neoclassico che vediamo oggi. Sul portale d’ingresso si trova uno stemma del XVII secolo del vescovo Bonaventura. La Cappella di San Gerardo è ubicata nel transetto posto sulla destra della chiesa mentre nel transetto sinistro è ospitato il Santissimo Sacramento. I festeggiamenti per il patrono avvengono il 30 maggio e sono preceduti, durante la vigilia, dalla storica “Sfilata dei Turchi”. (non accessibile)

 

CHIESA DI SAN FRANCESCO D’ASSISI Risale al 1274 e ha la facciata in pietra. Ha una sola navata ed è una chiesa in pieno stile francescano. A sinistra della chiesa si trova il “Martirio di San Sebastiano” di Giovanni Todisco, pittore lucano. Sulla destra si trova la “Madonna con Bambino” del XIII secolo anche detta “La Madonna del Terremoto” dagli autoctoni. La chiesa di San Francesco d’Assisi è arricchita da un portale del XVI secolo composto da otto serie di formelle rappresentanti il monogramma cristologico di San Bernardino da Siena e da un campanile, in pietra, posto sulla parte posteriore del luogo di culto. La Chiesa di San Francesco si trova in un angolo nascosto di Piazza Mario Pagano.  (accessibile)

VIA PRETORIA (accessibile) è la strada più nota della città. Ha assunta l’attuale conformazione solo alla fine del XIX secolo, in seguito all’abbattimento di alcune porte e cuntane (vicoli). Ubicata al centro di Potenza, detta anche “sopra Potenza”, via Pretoria è stata a lungo la strada dello shopping potentino.

La strada è completamente pedonale che parte da quella che una volta era una porta di accesso della città Porta Salza per arrivare costeggiando le piazze principali (Piazza Mario Pagano e Piazza Sedile) sul lato opposto del crinale, resta la strada dello shopping e dei caffè di Potenza.

 

Piazza Mario Pagano (accessibile) è la più nota della cittadina lucana, è conosciuta anche come “piazza Prefettura“e si trova nel cuore del centro storico di Potenza. Divide in due Via Pretoria e ospita il Palazzo del Governo, il Teatro Stabile e alcuni palazzi nobiliari. Progettata dall’Intendente Iurlo nel 1838 è stata seguita nei lavori dall’architetto D’Errico. La piazza, già piazza Mercato poiché accoglieva il mercato domenicale, è stata dedicata nel 1870 a Mario Pagano giurista nato a Brienza nel 1778 e giustiziato nel 1799 perché attivista e fautore della costituzione della Repubblica Partenopea. Nell’area sud della piazza si trovano i portici noti come quelli dell’Upim per via dei grandi magazzini che per decenni sono stati qui ospitati. In piazza Mario Pagano e Via Pretoria si svolge “lo struscio potentino”.

Piazza Matteotti nota anche come “piazza del sedile” luogo dove si riuniva l’aristocrazia per eleggere i rappresentanti, si presenta con una forma allungata ed è la più antica piazza del centro storico (precedente alla più blasonata Piazza Mario Pagano), risalente al medioevo. Nella piazza si affacciano palazzi del XIX secolo, compreso il palazzo che ospita il governo cittadino

Il Teatro Francesco Stabile si trova in piazza Mario Pagano. Nasce in seguito ad una petizione dei cittadini potentini, nel 1856, ma viene distrutto l’anno successivo da un violento terremoto che costrinse i costruttori a interrompere i lavori, che furono ripresi solo dopo l’Unità d’Italia, nel 1865. Il Teatro Francesco Stabile fu inaugurato da re Umberto I nel 1881. E’ solo nel 1990, dopo l’ennesimo terremoto, che il Teatro Stabile ha rivisto la luce e ha mostrato a sua bellezza. Seppur in miniatura, ricorda molto da vicino il blasonato Teatro San Carlo di Napoli. (accessibile)

 

PALAZZO DI GOVERNO E VILLA DEL PREFETTO Il Palazzo del Governo di Potenza è sito in piazza Mario Pagano. Sede della Prefettura ma anche della Provincia. Come tanti palazzi del capoluogo lucano anche il Palazzo del Governo ha subito il colpo del terremoto del 1857. Ricostruito e rimodernato nel 1860, oggi è uno dei simboli della città.

Adiacente al Palazzo del Governo si trova la “Villa del Prefetto”, altro luogo simbolo del capoluogo lucano e i giardini del Palazzo Del Governo, realizzati nel XIX secolo che si trovano su alcuni terrazzamenti dovuti alla verticalità della città. (Orario di apertura: dalle ore 08,00 alle ore 21,00 chiamare per prenotare non tutto accessibile).

MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DINU ADAMESTEANU è intitolato al primo sovrintendente della Basilicata, l’archeologo romeno Adamesteanu. Al suo interno conserva una collezione importante di ceramiche, oggetti religiosi, gioielli appartenenti all’epoca greca e romana, vasellame e tanto altro, rinvenuti in vari siti della regione. Il museo si trova all’interno del Palazzo Loffredo (XVII secolo), sito alle spalle di via Pretoria. Il museo si snoda su due piani ed occupa circa 2000 metri di superficie, per un totale di 8 sezioni e 22 sale.  Giorni e orario apertura: Lunedì 14.00-20.00; Martedì-Domenica 9.00-20.00 Chiusura settimanale: Lunedì mattina; Orario biglietteria: Lunedì 14.00-19.30; Martedì-Domenica 9.00-19.30; Prenotazione: Nessuna. Telefono:0971 21719- 0971 323111 (accessibile a tutti dalla piazzetta vicino alla cattedrale)

MUSEO ARCHEOLOGICO PROVINCIALE di Potenza conserva reperti provenienti dai maggiori siti della provincia. Danneggiato da un incendio all’inizio del XX secolo e dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, il museo è stato riallestito in una nuova sede (l’attuale), nel 1962. Nel 1980 ha subito il devastante terremoto e molti reperti sono stati trasferiti per poi essere nuovamente ospitati in questo spazio, con inaugurazione del 1997. All’interno si trovano molti oggetti e reperti provenienti dalla città greca di Metapontum. (parzialmente accessibile, c’è bisogno di chiamare prima della visita, ingresso gratuito, si arriva con l’automezzo in via Lazio)

http://www.comune.potenza.it/?page_id=13179

La Torre Guevara è l’unica parte rimasta dell’antico castello posto nella zona più alta della città; era parte della struttura difensiva che negli anni è stata abbattuta. All’interno della torre attualmente sono conservati beni artistici e culturali che meritano indubbiamente una visita. (Visitabile dall’esterno)

La città lucana oltre ad avere diversi luoghi d’interesse storico-culturali che lasciano con il fiato sospeso, è ricca di diverse aree verdi sia storiche che più recenti che permettono passeggiate rigeneranti mentre si ammirano panorami mozzafiato.

Tra questi troviamo parco Montereale, Villa santa Maria, parco Baden Powell, parco Elisa Claps e il parco Fluviale del Basento.

Noi di Progetto easy Go pensiamo che molto più importante dell’abbattimento delle barriere fisiche e architettoniche è la cultura e la sensibilità delle persone, per questo sicuramente c’è ancora tanta strada da fare ma tutti insieme possiamo fare la differenza!

https://www.basilicataturistica.it/scopri-la-basilicata/potenza-citta-capoluogo/  

BRINDISI SENZA BARRIERE

Lo scopo del nostro articolo è rendere la città di Brindisi accessibile, raggiungibile e praticabile, creando inclusione sociale in tutti i settori.

Colonna Terminale della Via Appia

Simbolo della città di Brindisi, la colonna romana, culmine della via Appia , spicca nel suo splendone accanto al porto dominandolo, con i suoi 19 metri. Uno dei principali simboli della città unica superstite delle due costruite nel II secolo, in principio utilizzate come faro per segnalare il punto in cui terminava l’antica Via Appia.

Realizzate in marmo proveniente dalla Turchia, in principio erano collegate da una trave in Bronzo come sostegno di un fanale dorato che aveva il compito di segnalare ai naviganti l’ingresso al porto, la seconda colonna, di cui resta solo la base con uno dei rocchi, è caduta nel 1528 e oggi si trova in piazza Sant’Oronzo a Lecce.

https://www.viaggiareinpuglia.it/at/12/areaarcheologica/1357/it/Colonna%20terminale%20della%20Via%20Appia

Chiesa Santa Maria del Casale

La Chiesa di Santa Maria del Casale di Brindisi è una delle più illusri della città e segna la fine dell’arte romanica e l’inizio dell’arte gotica, fu costruita nel 1284 dal principe di Taranto Filippo I e dalla moglie Caterina, sui resti di una cappella dedicata a San Francesco d’Assisi che si fermò proprio qui al ritorno dalla Terra Santa.

Grazie all’accostamento della pietra bianca di Carovigno e il tufo locale, la facciata risulta della chiesa risulta particolarmente elegante, creando un’alternanza di colori che fa giochi di luce.

All’interno della Chiesa troviamo una serie di affreschi del trecento che la imprezziosiscono, accanto ad essa troviamo il raffinato chiostro con porticato edificato in tardo cinquecento dai frati minori osservanti.

La chiesa Santa Maria del Casale è stata dichiarata monumento nazionele sin dal 1875.

Fu la sede del processo ai Templari del Regno di Sicilia del 1310 caduti in disgrazia per la loro potenza e perseguitati dal re di Francia Filippo il Bello affamato dalle loro ricchezze, in particolare furono 127 i capi d’accusa.

Gli orari di apertura della Chiesa sono tutti i giorni dalle 8:00 alle 20:00

https://www.brindiscover.com/it/poi/chiesa-di-santa-maria-del-casale/

Museo Faldetta

All’interno del museo Faldetta ci sono 363 reperti, tra cui una ricca varietà di forme vascolari ( trozzelle, anfore, coppette, alabastra, lekythoi, amphoriskoi, aryballoi e oinichoai) in ceramica micenea, corinzia, attica a figure nere, italiota a figure rosse, a vernice nera bruna e rossa. Vi sono inoltre esempi di reperti in pasta vitrea, in bronzo.

Il punto di forza della collezione è l’unicità di alcuni esemplari tra cui spicca, per il suo valre artistico e storico, un cratere di produzione protoapula del secondo venticinquennio del IV secolo a.C., l’eccezionalità è nella particolare e rara decorazione che il vaso presenta: la raffigurazione di due maschere femminili.

Orari di apertura al pubblico del Museo Faldetta dal martedì alla domenica 9:00-13:00 e 15:30-19:30. Lunedì chiuso.

Scalinata Virgiliana

Prende il nome dal luogo in cui sorgeva l’abitazione del sommo poeta Publio Virgilio Marone, in cui vi morì nel 19 a.C. Dall’esterno è possibile leggere un’epigrafe che commemora l’evento, mentre all’interno sono custoditi degli archi a tutto sesto.

Fontana Fascista

BISCEGLIE SENZA BARRIERE

Lo scopo del nostro articolo, Bisceglie senza barriere, nasce con lo scopo di raggiungere l’accesibilità praticando l’inclusione sociale in tutti i settori, abbattendo le barriere della disabilità.

Bisceglie è una località della provincia di Bari ed è ricca di tesori artistici e naturali.

La storia di Bisceglie nasce dal paleolitico. Nelle grotte della zona, infatti, si insediò una popolazione proveniente probabilmente dall’est: ne danno prova i numerosi ritrovamenti di utensili e armi, che si possono collegare ad una attività umana e un femore attribuito ad un uomo di Neanderthal. Risalgono invece all’età del bronzo i dolmen, che venivano utilizzati come luogo di culto e sepoltura, ed erano composti generalmente da tre grosse lastre di pietra di cui due posizionate in verticale e una in orizzontale sopra le altre due. Vi sono diversi dolmen nella zona di Bisceglie, tra questi i meglio conservati sono il dolmen della Chianca e il dolmen di Albarosa, considerati tra i più belli d’Europa.

DOLMEN DELLA CHIANCA (monumento megalitico di Bisceglie)

https://www.viaggiareinpuglia.it/at/144/localita/4374/it/Bisceglie

“Scoperto nei primi anni del Novecento, questo monumento continua ad essere apprezzato tutt’oggi”.

Considerato una perla rara e preziosa, il Dolmen della Chianca di Bisceglie è un reperto storico di inestimabile valore.

Appartenente all’età del Bronzo, questa costruzione arcaica fu scoperta dagli archeologi Samarelli e Mosso nel 1909 nella località (dalla quale prende il suo nome) la Chianca, in una zona non molto distante dal Pulo di Molfetta.

Orientati ad est, come tutte le costruzioni di questo tipo, il monumento megalitico preistorico è costituito da un corridoio e da una cella, dell’altezza di circa 1 metro e 80 centimetri ed è ricoperta da una lastra le cui dimensioni sono 3,85 per 2,40 metri. Il corridoio -lungo 7,50 metri- è formato da lastroni piatti, infissi verticalmente nel terreno, di altezza notevolmente inferiore rispetto a quelli della cella.

I Dolmen, sono di inestimabile valore in quanto rappresentano le antiche sepolture riutilizzabili, tanto che si pensa che alcune tombe possano essere state impiegate per secoli.

Nello specifico, quando il Dolmen di Bisceglie fu scoperto, i contadini, ignari dell’importanza di quanto rinvenuto, avevano già rimosso tutto prima che venissero effettuati tutti gli scavi. Nonostante questo, però, nella cella sono stati ritrovati:

  • ossa di animali
  • frammenti di piccoli vasi
  • alcuni coltelli di pietra risalenti a oltre 1200 anni fa
  • sei scheletri di adulti e ragazzi disposti in modo disordinato
  • due scheletri in posizione rannicchiata

Al centro del dromos (ovvero il corridoio a cielo aperto), invece, furono rinvenuti i resti di un focolare circolare, costituito da una decina di centimetri di spessore e con una quindicina di stratificazioni, formato da cenere fine e ben battuta, mescolata a pezzi di carbone con ossa combuste di animali.

Ulteriori scavi, inoltre, hanno ipotizzato che ci siano stati due livelli e dunque due momenti di diversa deposizione: uno più antico, relativo ai livelli inferiori, che possono essere attribuiti al Protoappeninico e l’altro, di una fase non molto avanzata dell’Appenninico.

DOLMEN DI ALBAROSA

La sua scoperta, avvenuta nell’ottobre del 1909, si deve al Samarelli, mentre scavi successivi furono condotti dal Gervasio.

In passato, nell’altipiano di Albarosa nel fondo di proprietà della famiglia Berarducci, a meno di 20 metri dall’orlo di una lama, era visibile un imponente cumulo di pietre denominato comunemente specchione di Albarosa al cui interno fu rinvenuto il dolmen. La pianta primaria della specchia o tumulo, che in origine era ellittica era stata deformata dalla costruzione di trulli. Lo specchione, che misurava 19 metri di lunghezza e 16 metri di larghezza, era alto dai 4 ai 5 metri. Il dolmen ha una lunghezza complessiva di 7metri e si trova all’interno della specchia in parte conservata. Di esso restano le lastre litiche che costituiscono le pareti laterali. L’altezza media è di 1,80 metri della copertura ed ha l’ingresso rivolto ad Oriente.

Il dolmen, che rientra più propriamente nella tipologia del sepolcro altare a galleria, all’interno è suddiviso in scomparti per mezzo di lastroni. A differenza del dolmen della Chianca, è impiantato su una piattaforma artificiale di terra e di pietre, alta 40 centimetri circa dal piano attuale di campagna, che serviva per conferire maggiore monumentalità alla struttura. Per la quantità di materiali recuperata nella tomba di Albarosa, nettamente inferiore rispetto a quella rinvenuta nel dolmen della Chianca, è possibile ipotizzare che la tomba sia stata depredata.

In base alla tipologia dei materiali rinvenuti la tomba di Albarosa è stata datata tra la fine del Bronzo medio e l’inizio del Bronzo Recente (XIV-XIII sec. a.C.).

Bisceglie è stata un’importante colonia greca per poi essere quasi dimenticata durante l’Impero Romano. Tornò a fiorire nel Medioevo e ne è testimonianza il suo borgo antico perfettamente conservato. Svolse un ruolo di primaria importanza durante il periodo dell’Unità d’Italia, aiutando le truppe garibaldine e aderendo all’unione tramite un referendum popolare.

La parte più interessante di Bisceglie è senza dubbio quella intra moena, ovvero tra le mura, che racchiude alcune tra le più belle architetture civili e religiose presenti nella nostra penisola.

A ridosso delle mura medievali vi sono vari palazzi nobiliari di fattura rinascimentale. Lungo questa fascia esterna si trova l’ex convento domenicano di Santa Croce, che oltre ad essere sede del municipio ospita al suo interno il Museo civico archeologico “F. Saverio Majellaro”. In questo edificio sono esposti reperti risalenti al paleolitico, all’alto e medio neolitico e all’età del bronzo.

Al secondo piano del monastero è invece ospitato il Museo del Mare, luogo dedicato alla cultura marinaresca dalla preistoria ai giorni nostri.

Spostandosi di pochi metri dal convento, si trova la chiesa di Sant’Adoeno, protettore dei soldati normanni, fondata nel 1074 ma con l’attuale facciata trecentesca. L’interno a tre navate è stato rimaneggiato ed alterato nel ‘600.

CHIESA DI SANT’ADOENO

Costituisce uno dei più antichi esempi di stile romanico-pugliese a Bisceglie. Fu fondata nel 1074 da un certo Bartolomeo, il cui sepolcro è collocato a destra del portale, sormontato da un’epigrafe latina a caratteri semi-longobardici (XI sec.). Alle spese di costruzione parteciparono gli abitanti dei casali di Cirignano, Pacciano e Zappino, ai quali la chiesa venne concessa nel 1704 mediante un atto del vescovo Dumnello. Secondo la tradizione, la chiesa fu materialmente costruita dai soldati normanni, che presidiavano la città e che vollero dedicarla a  Adoeno, vescovo di Rouen (VII sec.) e loro protettore. Del santo la chiesa custodisce una piccola reliquia proveniente dalla Normandia. La chiesa fu dedicata dal popolo anche alla Madonna del Soccorso, protettrice delle gestanti, la cui immagine ricopriva in passato l’intera volta del tempio, e a S. Giovanni Evangelista. Per antica tradizione, ogni sabato le partorienti si recavano in questa chiesa per invocare l’aiuto della Madonna. La facciata a cuspide, costituita da conci di calcare, culmina in un timpano mozzato, coronato da un’aquila sovrastante una fiera; in alto si apre un oculo e più giù il rosone, fiancheggiato da quattro leoni romanici e dalla statua di S. Adoeno, tutti poggianti su mensole. Il portale è centinato, con cornice ornata di fiori e foglie intrecciate ad un largo traliccio girante. La fisionomia originaria della chiesa risulta essere stata alterata da interventi successivi, probabilmente già a partire dal ‘300. Nel XVI sec. la chiesa inglobò la parte di cinta muraria normanna che ne radeva il fianco destro. Nell’ala destra così ottenuta furono realizzate nuove cappelle e sepolcri gentilizi, tra cui quello della famiglia Tupputi. L’interno della chiesa, suddiviso in tre navate, fu modificato nel sec. XVII secondo l’imperante stile barocco: la volta, un tempo ricoperta da tre affreschi raffiguranti S. Adoeno, la Madonna del Soccorso e S. Giovanni Evangelista, fu rifatta a crociera. Di particolare rilievo sono, oltre al fonte battesimale in pietra, del XII sec., di forma arcaica, sul quale sono scolpiti ad altorilievo Cristo benedicente e i simboli dei quattro Evangelisti, un dipinto raffigurante la Madonna col Bambino, opera di Francesco Palsivino da Putignano e tre Antifonari miniati, di proprietà della chiesa, donati dagli Angioini. La chiesa è dotata di un piccolo campanile con finestre ad arco acuto rilegate da un grande arco circolare.

Proseguendo il cammino si raggiunge la Cattedrale, la cui costruzione iniziò nel 1073, ma la consacrazione avvenne oltre due secoli dopo nel 1295. Al suo interno sono custodite le reliquie dei tre santi protettori della cittàSan Mauro, San Sergio e San Pantaleone. Molto bello il coro ligneo intagliato, di forme rinascimentali; presenta su ogni stallo due figure a rilievo dell’ordine benedettino.

CATTEDRALE DI BISCEGLIE

A differenza delle vicine città costiere, la Cattedrale di Bisceglie non sorge in prossimità del mare, ma nel cuore del centro storico; essa è tuttavia visibile dalla piccola insenatura portuale, perché si innalza su una lievissima altura, sufficiente a porla in risalto; la posizione è giustificata dalla genesi della città, nata in contemporanea con la fondazione della Cattedrale e con l’istituzione della sede vescovile, cessata solo nel 1818 ma risalente agli anni ’60 dell’XI secolo, epoca dell’occupazione normanna del meridione d’Italia. Bisceglie deve il suo nome ed il suo sito ad un antico casale, Vigiliae, un villaggio fortificato, in seguito ampliato, cinto di mura, sorvegliato da un alto donjon (la torre Maestra) e trasformato in città dai normanni invasori; gli abitanti dei numerosi casali del circondario vi si inurbarono, per sentirsi al sicuro: ne risultò una popolazione in gran parte formata da contadini e possidenti terrieri ed in minor misura da pescatori e marinai.La Cattedrale è un affascinante esempio di romanico pugliese; la parte più antica è ad oriente e presenta un sistema strutturale tipico, reso famoso dalla basilica barese di S. Nicola: una parete rettilinea maschera all’esterno la curva dell’abside e funge da base a due campanili, vittime illustri di ripetuti terremoti; nel punto di tangenza si apre il finestrone absidale. La pianta è a croce latina orientata; al transetto si accosta il corpo longitudinale, riedificato in forme più complesse nel XII secolo, diviso in tre navate da pilastri con semicolonne addossate e da arcate a pieno centro, sovrastate dalle trifore dei matronei; le coperture del transetto e della navata maggiore, di restauro ma fedeli alle originali, sono a capriate lignee; le navate minori hanno volte a crociera. Sotto il presbiterio si estende la cripta, fatta scavare nel 1167 dal vescovo Amando per accogliere le reliquie dei tre Santi protettori, Mauro vescovo, Sergio e Pantaleone, rinvenute nell’agro; i sostegni originari delle crociere della volta furono sostituiti da colonne marmoree nel 1685, quando fu realizzata anche la balaustra intorno all’altare, più volte rinnovato. Tutta la chiesa, tra la fine del ‘700 ed i primi dell’’800, fu trasformata in chiave barocca con l’inserimento di una cupola ed il rivestimento in stucco delle superfici interne e dei pilastri, comportando l’abrasione dei capitelli per agevolane l’adesione e la scomparsa dei matronei, murati e coperti; negli ultimi anni ’70 l’intervento barocco è stato rimosso; la zona presbiteriale conserva l’altare in marmi mischi di scuola napoletana, del 1763, ed un magnifico coro ligneo seicentesco, proveniente dall’abbazia benedettina andriese di S. Maria dei Miracoli, a seguito della sua soppressione in età napoleonica. La facciata della Cattedrale è a cuspide, con salienti laterali in corrispondenza delle navate minori; due monofore ed il rosone centrale furono sostituiti nel ‘700 da finestre mistilinee; essa vanta uno dei più bei portali della Puglia romanica: vi è narrata, per mezzo di simboli, la storia della salvezza, che si inaugura nell’Eden e si conclude con la diffusione del Verbo nell’universo intero; in controfacciata, una lunetta scolpita raffigura la Traditio Legis, la consegna del Vangelo agli apostoli Pietro e Paolo. Il fianco meridionale della chiesa delimita il cortile dell’episcopio, sede del Museo Diocesano; il fianco opposto prospetta su un’ampia piazza; seguendo le vicende della Cattedrale, un edificio vivo che ha sempre partecipato all’evoluzione storica della città, nel corso dei secoli vi sono stati addossati una cappella seicentesca ed una loggia settecentesca; il portale laterale, sormontato da un altorilievo in pietra, del ‘400, raffigurante i tre Santi Martiri venerati nella cripta, assunse le forme attuali alla fine del ‘500, per volontà del vescovo Cospi da Bologna: due colonne romane sostengono le statue quattrocentesche, un tempo policrome, di S. Paolo e di S. Pietro, al quale la Cattedrale è dedicata.

Appena fuori le mura antiche, si trova la piccola chiesa di Santa Margherita, costruita nel 1197 con le caratteristiche delle chiese rurali. Ciò che un tempo era campagna è invece l’attuale città moderna; nelle vicinanze si trova l’ottocentesco Teatro Garibaldi.

CHIESA DI SANTA MARGHERITA

(Le più antiche chiese cittadine, ovvero la cattedrale di San Pietro Apostolo, la chiesa di Sant’Adoeno e la chiesa di San Matteo, risalgono tutte alla fine dell’anno mille, così come il castello e la torre maestra che furono fatti edificare da Pietro di Trani.)

La città è arroccata intorno al suo antico porto tuttora funzionante dal quale partono numerose stradine strette lastricate e sovrastate da volte. Dall’alto dominano la scena il castello federiciano con la torre maestra e la cattedrale. Lungo le mura di cinta del centro antico, all’angolo che volge a sud, si trova il castello, sorto accanto alla preesistente torre angioina. Ha pianta quadrata con torri della medesima forma. Il castello è stato nei secoli fortemente rimaneggiato, difatti sono visibili solo tre delle quattro torri; probabilmente durante questi rifacimenti è stata inglobata nella torre nord-est la chiesa di San Giovanni in Castrum.  All’interno della torre normanna o torre maestra è allestito il Museo etnografico “Francesco Prelorenzo” con differenti mostre per ogni piano: al primo piano sono esposti e conservati attrezzi ed utensili legati ai lavori artigianali scomparsi; il secondo piano è arredato con mobili e suppellettili risalenti al ‘700-800; il terzo piano è dedicato alla religiosità popolare.

Molto apprezzate le spiagge del territorio biscegliese, alcune attrezzate e altre libere. Facile da raggiungere a piedi dal molo del porto è la spiaggia La Batteria caratterizzata da ciottoli bianchi. Il tratto di litorale verso Trani è animato anche da una vivace vita notturna, specialmente durante la stagione estiva. Molto frequentate la litoranea di Pontelama e la spiaggia del Trullo Verde, dove affacciato sul mare si trova anche il Teatro Mediterraneo, un anfiteatro molto utilizzato per spettacoli all’aperto durante i mesi estivi.

https://www.edenpuglia.com/scoprire-la-terra-di-bari/bisceglie.html

Festa di fine estate…”LA CITTÀ BIANCA SI TINGE DI ROSSO”

Domenica 26 Settembre alle ore 10.00 ad Ostuni in piazza della Libertà, si è tenuta la festa di fine estate, evento promosso dalla nostra associazione PROGETTO SOCIALE EASY GO, per festeggiare il suo primo anno di vita.

Grazie alla collaborazione e partecipazione dei nostri amici del DRC Ducati Riders Club Lecce Brindisi e al patrocinio dei comuni 
di Ostuni, San Michele Salentino e San Vito dei Normanni, è stato possibile realizzare una giornata all'insegna del divertimento.

L'evento era dedicato ai bambini e ragazzi con disabilità, motoria, sensoriale, intellettiva, psichica... con lo scopo di far capire che nulla può 
arrestare i propri sogni. A loro erano rivolte tutte le attività della giornata, dal motogiro,alle attività ludico ricreative, con la voglia di coinvolgere
grandi e piccini, con e senza difficoltà in una giornata di festa e di gioco piena di gioia e carica per tutti noi di forti emozioni.
Ringraziamo di vero cuore tutti coloro che hanno permesso che tutto questo fosse possibile e realizzabile.


  
   
   

   

MOLFETTA SENZA BARRIERE

Lo scopo del nostro articolo, Molfetta senza barriere, è parlare dei posti accessibili, praticabili e raggiungibili al fine di abbattere tutte le barriere della disabilità e aumentare l’inclusione sociale in tutti i settori.

Molfetta, comune della provincia di Bari, è semplice da raggiungere grazie alla sua collocazione geografica. Ben collegata con gli aereoporti di Bari e Brindisi, raggiungibile facilmente sia in treno che in auto.

https://www.viaggiareinpuglia.it/at/144/localita/4119/it/Molfetta

Le origini di Molfetta sono antichissime, infatti sono stati rinvenuti molti reperti archeologici dell’epoca Romana risalenti al IV secolo a.C.

Il nome attuale della città risale al 925 d.C., infatti la nascita della città sarebbe da attribuire all’avvento dei Greci nel IV secolo a.C. quando si dispiegava la civiltà mediterranea.

Per via della sua posizione strategica, al comune di Molfetta sono riconducibili molti avvenimenti storici, a partire dall’epoca della dominazione Bizantina passando per Federico II di Svevia.

https://www.progettoeasygo.it/associazioni-ed-enti-dettagli/comune-di-molfetta_NTA5/

In questa città possiamo ammirare molti edifici di rara bellezza:

IL DUOMO DI SAN CORRADO

https://www.edenpuglia.com/scoprire-la-terra-di-bari/molfetta.html

Il Duomo di San Corrado è situato ai margini del borgo antico della città, di fronte al porto, è considerato il simbolo della città di Molfetta. Fino al 1785 è stata la cattedrale della diocesi di Molfetta.

Venne costruita fra il 1150 e la fine del Duecento e dedicata a Santa Maria Assunta, fino al 1671 fu sede dell’unica parrocchia della città. Prende il nome da San Corrado patrono di Molfetta.

La chiesa di San Corrado costituisce un singolare esempio dell’architettura romanico-pugliese. Essa è infatti la maggiore delle chiese romaniche con la navata centrale coperta a cupole in asse, la costruzione a paianta basilicale asimmetrica è divisa in tre navate da pilastri cruciformi con colonne addossate e la navata centrale presenta una copertura a tre cupole in asse mentre le navate laterali sono coperte con tetti spioventi, a una falda ciascuna, con tegole costituite da chiancarelle della stessa tipologia della copertura dei famosi trulli della valle d’Itria.

Tutta la struttura è serrata tra due torri campanarie, gemelle, di base quadrata a tre ripiani alte 39 metri, aperte sui quattro lati da finestre bifore o monofore.

All’interno il corredo artistico è scarno ma essenziale; un fonte battesimale, un prezioso paliotto con bassorilievo, un pluteo in pietra che rappresenta una cerimonia pontificale e il Redentore. Caratteristica è l’acquasantiera, la quale raffigurante un uomo, probabilmente saraceno, che regge un bacile in cui nuota un pesce, simbolo ricorrente nell’iconografia religiosa. L’altare maggiore è in stile barocco ed è collocato nell’abside semicircolare.

CATTEDRALE DI SANTA MARIA ASSUNTA

    

E’ il principale luogo di culto della città di Molfetta e dal 1785 sede vescovidel della diocesi di Molfetta.

Fu costruita dai Gesuiti nel corso del seicento e dedicata al loro fondatore Ignazio Layola. Iniziata nel 1610 fu ultimata nel 1744 con la costruzione della facciata. Con la soppressione della Compagnia di Gesù nel 1767 la chiesa rimase aper alcuni abbandonata, finchè nel 1785, restaurata ed ampliata, fu eretta a nuova cattedrale diocesana, al posto dell’antica chiesa di San Corrado.

Basilica Madonna dei Martiri

’attuale santuario, che custodisce la venerata icona della Madonna, che secondo la tradizione è venuta dal mare, è sorto nel 1829 come ampliamento della preesistente chiesa medievale, fondata nel 1162, di cui restano alcune tracce nella cupola e nelle arcate che sovrastano l’Altare Maggiore. La chiesa costituiva una delle tappe intermedie sulla via che i pellegrini provenienti dalla Terra Santa percorrevano lungo la linea costiera che da Brindisi giungeva fino alla grotta di S. Michele del Gargano.

A destra della zona absidale, in un ambiente ipogeo, è oggi collocata la ricostruzione del Santo Sepolcro di Cristo, fatta nel XVI secolo con pietre portate dalla Terra Santa dal nobile Bernardino Lepore. Il transetto destro custodisce il dipinto della Madonna del Rosario del 1574, di Michele Damasceno; vi sono raffigurati, tra gli altri, Cesare Gonzaga, duca di Guastalla e principe di Molfetta e il vescovo della Città Maiorano Maiorani. Di qui, l’otto settembre, parte una processione festosa durante la quale i marinai di molfetta portano la statua ottocentesca della Vergine, ornata da tutto l’oro degli ex voto, all’imbarco su tre motopescherecci uniti tra loro.

FONTE: https://www.comune.molfetta.ba.it/vivere-il-comune/turismo/da-visitare/item/basilica-madonna-dei-martiri

ULTERIORI INFO:

https://www.basilicamadonnadeimartiri.org/

Chiesa del Purgatorio

La Chiesa di Santa Maria Consolatrice degli Afflitti, fondata nel 1643, è da sempre conosciuta con la denominazione popolare di Chiesa del Purgatorio. La facciata in stile tardo rinascimentale vede nell’ordine inferiore quattro nicchie con statue di Santo Stefano, San Pietro apostolo, San Paolo e San Lorenzo, mentre più in alto sono collocate le statue di San Gioacchino e Sant’Anna.

All’interno all’originario disegno costruttivo seicentesco si sovrappongono gli stucchi settecenteschi dell’artista monopolitano Michele Cattedra. La tela che rappresenta l’Addolorata è opera del giaquintesco Vito Calò. La Chiesa, sede dell’Arciconfraternita della Morte dal 1738, custodisce le statue processionali del Sabato Santo, opere del celebre artista molfettese Giulio Cozzoli.

FONTE: https://www.comune.molfetta.ba.it/vivere-il-comune/turismo/da-visitare/item/chiesa-del-purgatorio?category_id=11516

Chiesa di San Bernardino da Siena

Sul nucleo originario quattrocentesco della chiesa si innestarono gli ampliamenti cinquecenteschi; l’edificio era completo nel 1585 con la facciata e il piccolo campanile a vela. Annesso è l’antico chiostro, facente parte del convento quattrocentesco dei frati “Zoccolanti” sede oggi di uffici comunali. L’interno conserva, nelle cappelle di patronato delle antiche famiglie della ricca borghesia molfettese, Lepore, Gadaleta, Passari, Nesta, de Luca e altre, ricchi arredi e notevoli tele.

Particolare attenzione meritano: la copia della trafugata Madonna del cucito di F. Cozza (1605-1682), nella cappella della famiglia Passari; la Natività (1596) di Gaspar Hovic, fiammingo naturalizzato pugliese, nella cappella Gadaleta; la Madonna del soccorso (1597) di Andrea Bordone, nella cappella de Luca; sulla parete di fondo del coro l’Immacolata con i Santi Francesco, Bernardino, Bonaventura e Ludovico di Tolosa (seconda metà del XVIII sec.).

FONTE: https://www.comune.molfetta.ba.it/vivere-il-comune/turismo/da-visitare/item/chiesa-di-san-bernardino-da-siena?category_id=11516

 

Chiesa di San Domenico

L’intero complesso, costituito dalla chiesa e dall’annesso convento, fu edificato a partire dal 1636 e dedicato a San Domenico di Soriano. Sulla facciata, in due nicchie rettangolari, le statue di Santa Maria Maddalena (a sinistra) e Santa Caterina d’Alessandria (a destra), spesso oggetto di culto nelle chiese domenicane. Le statue in legno delle stesse Sante sono sull’altare maggiore. L’interno della chiesa è ornato da cornici in gesso, capitelli, putti ed eleganti decorazioni a stucco, che incorniciano importanti opere pittoriche: la Madonna del Rosario nell’omonima cappella, opera di Corrado Giaquinto, le grandi tele con scene dell’Antico Testamento nel presbiterio, e gli affreschi tardo-settecenteschi della volta, opera di Nicola Porta. Di fattura notevole sono due opere lignee in stile barocco: il pergamo, realizzato da un intagliatore napoletano, nelle tonalità del nero e dell’oro, con le rappresentazioni della Madonna del Rosario e Santi; la cantoria, giocata sullo stesso cromatismo seicentesco, con nove pannelli nella balconata, tutti decorati con testine d’angelo alate, ospita l’organo appartenuto ai Gesuiti e costruito da Petrus de Simone.

Nell’antica Neviera è allestita la Mostra Etnografica permanente del Mare presente a Molfetta dal 2005. Il progetto è nato grazie alla donazione della famiglia di Vincenzo Estere Uva di disegni e strumenti utilizzati durante tutta la sua vita, nella pratica quotidiana di maestro d’ascia. Il piccolo museo, realizzato e gestito dall’Archeoclub, ripercorre tutte le fasi della cantieristica navale, attività che insieme alla pesca ha segnato per secoli la storia di Molfetta e dei suoi abitanti. L’itinerario espositivo spazia dalla cantieristica navale tradizionale alle attività collaterali, quali l’industria delle reti da pesca, la produzione del cordame, fino agli attrezzi da lavoro, modellini e disegni di inizi Novecento.

FONTE: https://www.comune.molfetta.ba.it/vivere-il-comune/turismo/da-visitare/item/chiesa-di-san-domenico?category_id=11516

PER APPROFONDIMENTI:  http://www.parrocchiasandomenico.it

 

Fabbrica di San Domenico

La Fabbrica di San Domenico, oggi adibito a contenitore culturale, ha sede presso l’ex Convento di San Domenico. Dal 2019 è chiuso al pubblico per lavori di ristrutturazione.

Trasformato in contenitore culturale, l’ex Convento di San Domenico, costruito tra il 1638 e 1774, su impulso di Mons. Giacinto Petronio, frate domenicano diventato poi Vescovo di Molfetta, è oggi sede della Fabbrica di San Domenico.

Il “ Museo della Fabbrica di San Domenico” è ubicato ne l corpo di fabbrica dell’ex Convento di San Domenico, la cui costruzione (1638-1774) iniziò ad opera di Mons. Giacinto Petronio, frate domenicano diventato Vescovo di Molfetta. Dalla soppressione degli ordini religiosi entra nella disponibilità del comune e viene adibito ad altri usi fino alla attuale destinazione di Museo e contenitore culturale. Infatti, l’edificio ospita anche, nella ex neviera , la mostra etnografica “” De li mastri lavoranti vascelli nei cantieri di Molfetta””, curata dall’Archeoclub, con disegni, modelli, attrezzature da lavoro, ecc. Al piano terra, invece, la “Sala Conferenze Beniamino Finocchiaro “”, la Gipsoteca “”Giulio Cozzoli””, l’Archivio Storico Comunale, il laboratorio didattico multimediale e l’internet point. Al primo piano, insieme alla biblioteca comunale “” G. Panunzio”, la biblioteca dei ragazzi e la sezione filatelica, è situato il Museo della fabbrica di San DomenicO, che si sviluppa in sezioni espositive collocate in stanze e in un corridoio galleria. Le sezioni riguardano i seguenti ambiti tematici: MARE, TERRITORIO, ARTE E FEDE e conserva testimonianze dei grandi periodi storico-culturali del MEDIOEVO, RINASCIMENTO, BAROCCO, OTTOCENTO-NOVECENTO. ”

Con la soppressione degli ordini religiosi, questo edificio, entrato nella disponibilità del Comune, ospita al primo piano la Biblioteca Comunale “G. Panunzio”, la Biblioteca dei Ragazzi e la Sezione Filatelica.

Fonte  http://www.beniculturali.it

PALAZZO GIOVENE (MUNICIPIO)

Palazzo gentilizio cinquecentesco, oggi sede dell’amministrazione comunale, localizzato in Piazza Municipio, angolo via Morte, all’estremità orientale del borgo antico. Edificato dalla famiglia “de Luca” passò poi al casato degli “Esperti” che nel 1772 lo cedette ai “Giovene”.

L’edificio è costruito in muratura con blocchetti squadrati lavorati a bugnato rustico, di più grandi dimensioni nella porzione inferiore del paramento, in corrispondenza del pianterreno, e di taglio inferiore nella parte superiore. Presenta una pianta rettangolare, con una loggia al primo piano sul lato che prospetta su via Morte, oggi tompagnata. La facciata rinascimentale è caratterizzata da un importante portale costituito da una struttura architravata in bassorilievo, nella quale si apre l’ingresso con arco a tutto sesto, che reca nella chiave di volta una figura in rilievo; ai lati del portale, imponenti piedistalli quadrangolari ornati reggono due pilastri binati con decorazione a treccia o a spirale, che terminano con capitellini in stile ionico; al di sopra, collocati in nicchie, spiccano la statua di un guerriero e quella di un musico.

Il palazzo ospita, oltre la sede del Consiglio Comunale, anche, nel piano interrato, una Galleria di Arte Contemporanea dove sono conservate opere di importanti artisti locali, e al piano terra una mostra permanente di modelli in scala medio-grande dei più caratteristici mezzi da trasporto trainati da cavalli. Nella sala del Consiglio hanno trovato posto, lungo le pareti, i ritratti della Galleria degli Uomini illustri Molfettesi.

                                    

Per approfondire potete fare riferimento al link sottostante

https://www.cartapulia.it/dettaglio?id=126534

I ristoranti caratteristici lungo la costa o anche gli agriturismi, offrono la possibilità di accedere a percorsi dedicati e degustazioni dei prodotti locali, permettendo ai visitatori di farsi conquistare dai sapori nostrani; i crudi di mare sono uno dei piatti che esprimono al meglio l’essenza della cucina del posto, ma anche le impareggiabili orecchiette, cucinate con tante ricette diverse, sono quei piatti che in Terra di Bari non è possibile rinunciare.

A Molfetta si possono cogliere i caratteri più veri e vivi della Puglia settentrionale, quella che riesce a coniugare mare e terra alla perfezione, in un connubio perfetto di storia, tradizioni, sapori e relax.

https://www.edenpuglia.com/scoprire-la-terra-di-bari/molfetta.html

MUOVIAMOCI SENZA BARRIERE IN PUGLIA

MUOVIAMOCI SENZA BARRIERE LUNGO LA VIA FRANCIGENA

Lo scorso weekend in collaborazione con “FLORIS TOURS-Travelling close to Arts Nature and Local Culture”, abbiamo partecipato ad una giornata di sperimentazione per l’ospitalità accessibile nell’ambito del progetto “TOURISM4ALL”, mettendo a disposizione i nostri automezzi attrezzati per un trasporto inclusivo: disabili motori in carrozzina, in compagnia di amici e accompagnatori.

Questo progetto si occupa di ospitalità accessibile lungo i cammini culturali della Puglia, ed in particolare nel nostro comprensorio Ostuni-Carovigno lungo la Via Francigena del sud (la Via Traiana), ed è finanziato all’interno del programma Interreg Italia-Croazia, che vede tra i partner anche il Dipartimento del Turismo della Regione Puglia.

Con questo progetto si vuole sviluppare una serie di percorsi accessibili a tutti, grazie alla collaborazione di enti, associazioni ed imprese che offriranno servizi e attività finalizzati a coinvolgere, attraverso diverse modalità di fruizione, anche chi ha bisogni speciali e disabili motori.

Floris Tours in collaborazione con Progetto Sociale Easy-go ha organizzato sabato 16 ottobre un percorso lungo la via Francigena, con una tappa al Museo e parco archeologico di Egnazia per vedere la via Traiana nella sua versione originale, si è proseguito lungo la Via Traiana all’interno del Parco delle Dune Costiere, e come ultima tappa c’è stata una ottima degustazione di formaggi in una masseria agro-zootecnica situata lungo il cammino.

L’obbiettivo del progetto è quello di favorire l’inclusione sociale e la disponibilità di servizi turistici per persone che hanno particolari necessità, grazie allo sviluppo di percorsi accessibili che valorizzano il patrimonio naturale e culturale.

In futuro questa esperienza potrà essere replicata, su prenotazione.

      

-Per ulteriori informazioni, è possibile consultare i seguenti links:

https://www.facebook.com/floristours/posts/247320737377262

https://ostuninews.it/turismo-sostenibile-e-accessibile-le-pro-loco-di-ostuni-e-carovigno-insime-con-tourism-4-all/

https://ostuninews.it/turismo-accessibile-sulla-via-francigena-il-gal-alto-salento-invita-a-tourism-4-all/

https://www.ostuninotizie.it/attualita/progetto-tourism4all-ospitalita-accessibile-lungo-i-cammini-culturali-di-puglia-approvato-il-progetto-no-barrier-turismo-sostenibile/

https://www.ostuninotizie.it/attualita/ostuni-a-ruota-libera-organizza-insieme-muoviamoci-senza-barriere/

CRISPIANO SENZA BARRIERE

Questo blog è scritto per mettere a disposizione informazioni riguardanti l’accessibilità della città di Crispiano. Il nostro intento è quello di fornire informazioni in merito ai percorsi senza barriere, creando inclusione sociale e cercare di abbattere le barriere della disabilità. Vogliamo accompagnarvi alla scoperta di Crispiano senza confini, raggiungibile, praticabile e accessibile grazie a percorsi storico-culturali, naturalistici ed enogastronomici all’interno di questa città.

Crispiano chiamata anche “città delle 100 masserie” per la presenza di numerosi di questi insediamenti edilizi sparsi nel suo territorio.

PER ULTERIORI INFORMAZIONI CONSULTARE I SEGUENTI LINK:

https://www.viaggiareinpuglia.it/at/144/localita/4343/it/Crispiano

https://www.comune.crispiano.ta.it/index.php/elenco-vivere-crispiano/cenni-storici

Situata ad appena 15 km da Taranto, la cittadina di Crispiano conserva ancora intatte molte tradizioni e una natura legata alla terra, le sue origini risalgono all’epoca preistorica, sorge attorno al solco carsico detto Vallone che nel medioevo che nel Medioevo fu sede del Casale Crispiani e dell’Abbazia di Santa Maria di Crispiano.

A partire dal Cinquecento, le grotte del Vallone sono state ripopolate in forma sempre più stabile, concretizzandosi nell’iniziale piccolo centro abitato sviluppatosi intorno alla chiesetta di Santa Maria del Vallone. Il moderno centro abitato si è sviluppato invece dopo la metà dell’Ottocento: le prime abitazioni sono sorte nell’area oggi detta Crispianello, poi nella cosiddetta Difesa di Crispiano (oggi Piazza Madonna della Neve e Corso Vittorio Emanuele III). L’espansione urbana oggi riguarda tutte le aree circostanti, in particolare il Quartiere Santa Maria Goretti, situato a est della linea ferroviaria.

La conferma della presenza del comune di Crispiano sin dalla preistoria si ha attraverso la testimonianza della tomba dei Tumoraliscoperta nel 1917 e conservata nel Museo di Taranto, dove sono presnti anche altri reperti che documentano la dominazione Greca.

Nell’attuale territorio di Crispiano ricade inoltre il colle della Masseria L’Amastuola, dove gli scavi archeologici condotti dall’Università di Amsterdam hanno approfondito le conoscenze su un importante villaggio protostorico, attivo dall’VIII al V secolo a.C., nel quale è assai probabile che i Greci di Taranto e gli Indigeni vivevano a stretto contatto. Da un recente sondaggio archeologico, effettuato dalla Sovrintendenza Archeologica sulla sponda destra della gravina detta Vallone, oggi inglobata nel centro urbano, sono emerse le testimonianze di un villaggio indigeno risalente all’età del ferro. Nello stesso scavo sono documentate delle fosse rettangolari, probabilmente impiegate per l’impianto di un vigneto (IV secolo a.C.). La presenza di una necropoli attesterebbe che il paese fu fondato tra la fine del IV e l’inizio del III secolo a.C.

CRIPTA DI SANTA MARIA o LA GROTTA DELLA STINGE

 

Sulle pendici del Vallone, c’è la piccola chiesetta dedicata ai santi Crispo e Crispiniano, antico eremo basiliano. situata a breve distanza da Crispiano sullo spalto orientale del Vallone nella zona della masseria denominata “Li Castelli”, questa piccola chiesetta presenta i segni del passaggio dei monaci basiliani e le tracce del suo passato rurale. E’ tra i monumenti più suggestivi che il paese conserva, ricostruita nel 1815 sui resti di un’antica abazia medioevale del XIV secolo. La Cripta recuperata recentemente è aperta alle visite con affreschi dei secoli XII-XIII raffiguranti la Vergine con Bambino, San Nicola e San Michele Arcangelo.

https://www.iltarantino.it/turismo/cosa-vedere-a-crispiano-in-provincia-di-taranto/

CAPPELLA MADONNA DEL CARMELO

La cappella dedicata a Maria SS.ma del Carmelo fu edificata nel 1649, come si evince dalla data incisa sull’architrave di ingresso, insieme allo stemma IHS, Iesus Hominum Salvator, Gesù Salvatore degli uomini.

Anticamente era intitolata a San Filippo Neri, la cui effige è presente fuori della stessa cappella, accanto alla Vergine, a destra di chi osserva, perché tutto il casale apparteneva all’omonima masseria, confinante con la chiesa. Tale masseria si chiamò in seguito San Simini e tale denominazione conserva ancora oggi. Per la sua posizione rispetto al carro delle vacche, la cappella fa pensare che a suo tempo sia servita come sosta e punto di riferimento nel trasferimento dalle Murge verso il Salento.

La cappella è costituita da un unico piccolo vano con volte a botte e all’interno sono presenti affreschi: la Vergine del Carmelo con Bambino, a sinistra San Tommaso Apostolo e San Michele Arcangelo e San Martino di Tour, a destra San Filippo Neri e San Simone Apostolo. Sulla porta d’ingresso troviamo una bella vela campanaria con campana ottocentesca.

PER ULTERIORI INFORMAZIONI CONSULTARE I SEGUENTI LINK:

http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/AccessoEsterno.do?mode=guest&type=auto&code=88798&Cappella_di_Maria_Santissima_del_Monte_Carmelo__San_Simone,_Crispiano

CHIESA VECCHIA DI SANTA MARIA

Uno dei monumenti molto interessante da vedere a Crispiano è la Chiesa Vecchia di Santa Maria.

Sita nella zona denominata Vallone Lezzitello, risale al sec.XIII come si evice dalla facciata anteriore di stile Romanico, poi abbattuta e ricostruita agli inizi del 1800 e presenta una pianta quasi quadrangolare e un altare a semiscodella tipico delle cappelle greche.

https://it.wikipedia.org/wiki/Crispiano

IL MUSEO DELLA CIVILTA’ CONTADINA

Nel paese delle cento masserie il Museo della Civiltà Contadina racconta l’affascinante cultura popolare di Crispiano e la vita quotidiana di una volta.

Il Museo della Civiltà Contadina “Masseria Lupoli” di Crispiano è allestito nelle sale dell’affascinante architettura rurale ai piedi delle Murge Tarantine, circondata dal verde paesaggio mediterraneo.

I reperti, che raccontano la civiltà contadina di un tempo, sono sistemati nella torre medievale della masseria e si articolano in nove sale tematiche, dove il visitatore può anche ammirare la ricostruzione di alcuni ambienti tipici delle dimore popolari del primo Novecento: la cucina con il focolare e la camera da letto padronale.

Nel 1988 il Comune di Crispiano ha realizzato la mostra “Le cento Masserie di Crispiano” per valorizzare il ricco patrimonio culturale delle caratteristiche costruzioni che punteggiano il territorio.

    

https://www.iltarantino.it/turismo/cosa-vedere-a-crispiano-in-provincia-di-taranto/

http://www.greenroad.it/comuni-e-luoghi/crispiano/

https://www.viaggiareinpuglia.it/at/7/luogocultura/352/it/Museo-della-Civilt%C3%A0-Contadina–Masseria-Lupoli–233-(TA)

https://www.progettoeasygo.it/associazioni-ed-enti-dettagli/comune-di-crispiano_NTA4/

TORRE “CACACE”

Percorrendo il territorio di Crispiano c’è la possibilità di vdere la TORRE CACACE alta 30 metri, a pianta ottagonale, sormontata in origine da un albero di bastimento che ricordava le origini marinare della famiglia cui era dedicata, collocata a fianco dell’Asilo ”Amor Fraterno”. Si tratta in pratica del monumento funebre per Carlo Cacace, fondatore dell’omonima Ditta. Fu eretta attorno al 1873.

TORRE “MININNI”

Proseguendo per il paese incontriamo la TORRE MININNI la costruzione fortificata fu iniziata nel 1891 e terminata nel 1897.

Vista oggi come una rocca inaccessibile e misteriosa e, pertanto luogo della fantasia.

Tutti i piani presentano facciate perfettamente simmetriche con tre vedute per lato, comunicanti da una scala con piccole crociere che presentano volte a spigolo. La volta del primo piano è dipinta con motivi paesaggistici vegetali e decorativi di gusto liberty, eseguiti nei primi decenni di quel secolo. La villa è circondata da un giardino sul versante nord; ai lati delle colonne sagomate ad ottagono, sono inglobati nel muro di cinta due corpi di fabbrica, di struttura quadrangolare, simmetrici e lineari, segnati da nicchie arcuate sui tre lati, corrispondenti a sinistra alla dimora del custode e a destra alla cappella, entrambe con volte a stella.

Crispiano nel 2015 partecipando al PROGETTO EDEN, indetto dalla COMUNITA’ EUROPEA, è stata premiata con il PREMIO ECCELLENZA per il turismo e la gastronomia locale.

https://youredenexperience.com/trend/crispiano/

Gli eventi da segnalare con particolare importanza su Crispiano, tra cui due caduti in disuso, sono:

CARNEVALE ESTIVO DEL BRIGANTINO

Ora caduta in disuso, questa manifestazione si svolgeva nella seconda decade di luglio e prevedeva una sagra di prodotti tipici, con sfilate di carri allegorici e gruppi mascherati. Conosciuto anche come “Carnevale del Fegatino”, poiché tra le varie pietanze la facevano da padrona prelibati fegatini, cucinati in vari modi.

PRESEPE VIVENTE

Anche questa caduta in disuso, era una rappresentazione del Natale con un centinaio di figuranti dislocati nelle Grotte del Vallone. L’evento, che attraeva numerosi spettatori locali e non, era accompagnato da degustazioni di prodotti legati all’agricoltura e alla pastorizia. Il 6 gennaio, all’interno del Presepe, era prevista la rievocazione della Calata dei Magi.

PASSIO CHRISTI

Si svolge solitamente il sabato precedente alla Domenica delle Palme e consiste in una rappresentazione vivente e itinerante della Passione di Cristo, dall’Ultima Cena (Piazza San Francesco d’Assisi), passando per il processo (Piazza Madonna della Neve) fino alla Crocifissione con conseguente resurrezione (Grotte del Vallone). È organizzata dalla Parrocchia di San Francesco d’Assisi.

FESTA PATRONALE DELLA MADONNA DELLA NEVE

Si svolge il 5 agosto e prevede festeggiamenti religiosi e civili, con annesse luminarie e caratteristico spettacolo pirotecnico della mezzanotte in contrada Scriville.

Per ulteriori informazioni potete fare riferimento ai seguenti link

https://it.wikipedia.org/wiki/Crispiano#Eventi

https://www.comune.crispiano.ta.it/index.php/eventi

google87de4f8f084415d1.html

OSTUNI-VIVERE IN UNA CITTÀ ACCESSIBILE

È in aumento la consapevolezza  delle difficoltà che le persone disabili incontrano nel vivere autonomamente la vita quotidiana nella propria città e la partecipazione alla vita sociale.

La presenza di barriere architettoniche limita la possibilità di muoversi, per questo servono strumenti di organizzazione e gestione del territorio che aiutino ad affrontare e risolvere le difficoltà legate all’accessibilità di tutti i luoghi, dagli spazi comuni agli enti pubblici, ai negozi e alle attività private. Il diritto all’ugualianza dei cittadini deve avere la giusta attenzione, perchè le esigenze di tantissime persone tra cui anziani, malati, disabili, bambini non devono rimanere inascoltate e prive di interesse.

Di seguito mostreremo delle tabelle che aiutano i cittadini, che si trovano in qualsiasi condizione fisica, a conoscere tutte le attività presenti sul nostro territorio e il loro grado di accessibilità per muoversi autonomamente.

GRADO DI ACCESSIBILITA’

ACCESSIBILE

PARZIALMENTE ACCESSIBILE

(con accompagnatore)

NON ACCESSIBILE

Servizi Pubblici

COMUNE DI OSTUNI
Palazzo San Francesco (Piazza della Libertà, 68)
SEDI DISTACCATE DEL COMUNE
-EDIFICIO EX PRETURA (Via Filangieri, 59)
CENTRO POLIFUNZIONALE PER L’ASSISTENZA TURISTICA -EX MACELLO  (C.da Li Cuti)
BIBLIOTECA COMUNALE (Via Dott. Francesco Rodio, 1)
MUSEO DELLA CIVILTA’ PRECLASSICA  DELLA MURGIA MERIDIONALE  (Via Cattedrale, 41)
FORUM DELLA SOCIETA’ CIVILE (Via Filangieri,59)
UFFICI POSTALI:
-Via Ludovico Pepe, 2 (POSTE CENTRALI)

-Sportello prelievo

-Via Ravenna, 39

-Sportello prelievo

-Via Avvocato Giuseppe Tanzarella, 16

-Sportello prelievo

-Corso Giuseppe Mazzini, 11

-Sportello prelievo

OSPEDALE (Via Villafranca)
CUP (Via Villafranca)
MERCATO SETTIMANALE 
CIMITERO* Contrada San Lorenzo sn

(il lunedì al cimitero è possibile accedere all’interno con la propria autovettura, naturalmente molte confraternite all’interno non sono accessibili)

AREA MERCATALE
BAGNI PUBBLICI
-Corso Umberto I 
-Via Giovanni Giolitti

Farmacie

FARMACIA CALAMO
FARMACIA D’ALO’

Parrocchie

SANTA MARIA ASSUNTA in CONCATTEDRALE – basilica pontifica Largo Beato Papa Giovanni Paolo II
COSIMA E DAMIANO – santuario diocesano Via Antonio Fogazzaro
SAN LUIGI GONZAGA – Via Carlo Alberto
MADONNA DEL POZZO – Via degli Emigranti
SANTA MARIA DELLE GRAZIE – Corso Umberto I
MARIA SS. ANNUNZIATA – Via L. Pepe
SANTA MARIA MADRE DELLA CHIESA – Viale Enrico Berlinguer
SANTA MARIA VERGINE DEL MONTE CARMELO – Strada Comunale Foggia di Sauro- Cisternino
SANTA FAMIGLIA – c.da Villa Specchia

Scuole

SCUOLA DELL’INFANZIA CARLO COLLODI – Via Pesaro
SCUOLA DELL’INFANZIA GIANNI RODARI – Via Tanzarella
SCUOLA DELL’INFANZIA HANS CHRISTIAN ANDERSEN Via Nino Bixio Continelli
SCUOLA DELL’INFANZIA I Cd PESSINA-OSTUNI – Piazza italia,11
SCUOLA DELL’INFANZIA II Cd VITALE-OSTUNI – Via Ludovico Pepe, 27
SCUOLA DELL’INFANZIA III Cd GIOV. XXII-OSTUNI – Via Daniele Manin, 32
SCUOLA DELL’INFANZIA LA NOSTRA FAMIGLIA – Via Panoramica dei Colli
SCUOLA DELL’INFANZIA LINO FERRARA (CIF)– Via Don Luigi Sturzo
SCUOLA PRIMARIA I Cd PESSINA-OSTUNI -Piazza Italia, 11
SCUOLA PRIMARIA II Cd VITALE-OSTUNI – Via Ludovico Pepe, 27
SCUOLA PRIMARIA III Cd GIOVANNI XXIII-OSTUNI – Via Daniele Manin, 32
SCUOLA PRIMARIA NOSTRA FAMIGLIA – Via Panoramica dei Colli
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO NELLO ORLANDINI BARNABA – Via Carlo Alberto, 2
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SAN GIOVANNI BOSCO – Via G. Filangieri, 24
SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO A. CALAMO – Via Giuseppe di Vittorio, 24
SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO ENRICO PANTANELLI-MONNET – Via Domenico Silletti
SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO I.T. AGRARIO PANTANELLI- MONNET – Contrada San Lorenzo
SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO I.T. COMM. E GEOM. PANTANELLI-MONNET – Via Domenico Silletti
SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO Is-I. PEPE- A. CALAMO – Via Tommaso Nobile

Banche 

BANCA DI CREDITO COOPERATIVO – Via Pignatelli, 2
BANCA POPOLARE DI PUGLIA E BASILICATA – Corso Vittorio Emanuele II
BPER BANCA – Via Pres. Luigi Tamborrino 2
BNL GRUPPO BNP PARIBAS – Via Martiri di Kindu
INTESA SAN PAOLO – Via Prof. Pietro Pignatelli, 28
BANCA SELLA – Via Antonio Fogazzaro, 74
BANCA POLOLARE DI BARI – Via Cav. di Vittorio Veneto, 57
BANCO DI NAPOLI – Via Pietro Pignatelli, 28
BANCA MPONTE DEI PASCHI DI SIENA– Via Martiri di Kindu, 94
UNICREDIT Spa– Via Prof. Ing. Ferdinando Ayroldi,14
FINECO – Corso Maggiore Antonio Ayroldi, 24
CREDEM BANCA– Via Papa Giovanni XXIII
POSTAZIONE BANCOMAT – Via Vittorio Continelli, 31

Parcheggi

PARCHEGGIO AUTO E CAMPER MEDITERRANEO EX FORO BOARIO -Ingresso Via Peppino Orlando
PARCHEGGIO AREA GENCO – Accesso da S- Stefano, 3
PARCHEGGIO VIA G.PINTO – Accesso da Via Giosuè Pinto
PARCHEGGIO OSTUNI SPECCHIA– Accesso Via Antonio Specchia, 43
AREA CIRCOSTANTE VILLA COMUNALE SANDRO PERTINI
VIA POLA 
AREA PARCHEGGIO OSPEDALE CIVICO DI OSTUNI
AREA PARCHEGGIO BIBLIOTECA COMUNALE

Parchi

VILLA COMUNALE SANDRO PERTINI (PARCO RIMEMBRANZE) INGRESSI:

-Via Martiri di Kindu

-Angolo Via Giordano Bruno- Corso Umberto I

-Corso Umberto I

-Piazza Curatone Montanara

VILLETTA “PADRE PIO”

*Presenza giochi accesibili ai bambini indipendentemente dai loro problemi e disabilità

BOSCHETTO L’ACQUARO Via Avv. Vincenzo Palma

*DOG PARK

PIAZZA CRISTO RE INGRESSI:

-Via Carlo Alberto

-Via Pola

-Via Padre Serafino Tamborrino, 9

VILLETTA PIAZZA GENOVA nei pressi bar Manhattan
VILLETTA PIAZZA TORINO nei pressi DESPAR via Pesaro

Spiaggie

PARCO NATURALE REGIONALE DUNE COSTIERE 
SPIAGGIA TORRE GUACETO
SPIAGGIA IL FARO

Svago

PALAZZO ROMA
SLOW CINEMA

MUSEO DI CIVILTA’ PRECLASSICHE DELLA MURGIA MERIDIONALE Via Cattredale, 15

FRANCAVILLA FONTANA SENZA BARRIERE

Questo blog è scritto per dare informazioni inerenti alla città di Francavilla Fontana sulla sua accessibilità,praticabilità ma sopratutto segnalando percorsi senza barriere e creando così inclusione sociale, tutto questo per abbattere le barriere della disabilità.

Francavilla Fontana soprannominata anche “Città degli Imperiali”, in onore dei principi imperiali che governarono la città ininterottamente per circa due secoli, portando il feudo all’apice della potenza diventando così, in quel periodo, uno dei maggiori centri culturali e industriali della zona.

Per avere maggiori informazioni è possibile consultare il seguente link fonte del nostro articolo:

https://it.wikipedia.org/wiki/Francavilla_Fontana

La città di Francavilla Fontana è situata nella penisola salentina, a metà tra i due capoluoghi Taranto e Brindisi, lungo l’antico persorso della via Appia ed il terzo comune più popoloso della provincia con 35212  abitanti. Importante centro agricolo, artigianale, industriale e commerciale è sede della fiera Nazionale dell’Ascensione dopo Bari e Foggia; tra le altre cose nel 2009 ha ottenuto dalla regione Puglia il riconoscimento di “Città d’Arte”.

Nella città di Francavilla Fontana possiamo ammirare:

CASTELLO IMPERIALI

   

Il castello Imperiali di Francavilla Fontana, è una costruzione a metà tra una fortezza e un palazzo gentilizio. Quello che si può osservare oggi è il risultato di una serie di modifiche che si sono susseguite già dal XV secolo. Dal 2018 è sede del “MAFF”, Museo Archeologico di Francavilla Fontana.

Il castello è originariamente una fortificazione periferica del feudo di Oria. La costruzione del castello risale al 1450 circa, quando Giovanni Antonio del Balzo Orsini impose alla popolazione la continuazione delle mura concesse da Filippo I d’Angiò e in più la costruzione di una castello merlato “da sostenere qualsiasi assedio”. Più che un castello, inizialmente esso era una torre quadrata bastionata dotata di fossato e ponte levatoio.

Il castello ospita al primo piano il Museo Archeologico di Francavilla Fontana, nel quale sono state raccolti tutti i più importanti rinvenimenti archeologici, di tutte le epoche, effettuate negli anni nel territorio comunale e nei suoi dintorni (e che precedentemente erano custoditi dal Museo archeologico nazionale di Taranto).

https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Francavilla_Fontana

BASILICA MINORE DEL SANTISSIMO ROSARIO

                 

È la più grande chiesa della diocesi di Oria, di cui fa parte e presenta la più alta cupola del Salento, con un diametro di 13 metri.

L’edificio attuale è il frutto della ricostruzione avvenuta nel 1743, dopo che un terremoto aveva distrutto gran parte della chiesa costruita nel XIV secolo su volere di Filippo I d’Angiò.

Sull’aspetto della chiesa angioina vi sono delle discordanze: secondo la carta geografica della città risalente al 1643 e disegnata dallo scultore Carlo Francesco Centonze di Francavilla, l’edificio aveva l’aspetto di una chiesa romanica; secondo invece la carta geografica dell’abate Giovan Battista Pacichelli (contenuta nell’opera Il Regno di Napoli in prospettiva) la chiesa aveva una severa ed elegante architettura gotica.

La facciata, nonostante i vari restauri subiti nel corso degli anni, conservava ancora un grande rosone sovrastante la porta d’ingresso, le bifore dei muri laterali ed il campanile torreggiante, che terminava con quattro cuspidi slanciate. L’antica chiesa, risalente al periodo 1310-20, aveva inizialmente nove altyari, quattro a destra e quattro a sinistra rispetto all’altare maggiore, dedicato alla Madonna della Fontana, dietro al quale si trovava la grotta, cinta di grate di ferro, dove fu collocato l’affresco bizantino scoperto dal principe di Taranto.

Sotto alcuni aspetti la struttura della facciata è simile alle chiese del Gesù e di Sant’Ignazio, entrambe situate a Roma.

https://it.wikipedia.org/wiki/Basilica_minore_del_Santissimo_Rosario

CHIESA PADRI LIGUORINI

Ricostruita nel 1836, dopo l’abbattimento di quella seicentesca a cui era annesso il convento delle Clarisse (visibile ancora oggi parzialmente lungo via Municipio).
La facciata, neoclassica, presenta un portale architravato con ai lati due coppie di grandi lesene ioniche, che poggiano su bassi plinti; due nicchie centinate senza statue fiancheggiano la parte centrale.
L’interno, a pianta ottagonale, si caratterizza dal disegno del pavimento in ceramica (risalente al 1840), e presenta quattro altari a nicchia.

Nella sacrestia sono conservate le statue portate in processione durante i Misteri, realizzate in cartapesta policroma e risalenti ai secoli XVIII e XIX.

CHIESA DI MARIA SANTISSIMA DELLA CROCE

               

L’origine della chiesa viene fatta risalire al Medioevo, probabilmente al XIV secolo, quando probabilmente apparteneva ai Benedettini e all’ordine Gerosolimitano, ma ci sono anche altre scuole di pensiero sull’origine di questa fantastica chiesa.

La chiesa ha una pianta a croce latina, a tre navate; la struttura cinquecentesca è stata inglobata nei bracci del transetto (la facciata originaria è ancora visibile sul lato ovest della chiesa). La facciata è risalente al 1910, di stampo barocco, mentre il campanile fu costruito nel 1732.

Attiguo alla chiesa vi è il convento, che si sviluppa attorno ad un chiostro: al piano terra vi sono i locali adibiti ai servizi, mentre ai piani superiori si trovano le celle e una biblioteca con volta a padiglione, storicamente indirizzata verso studi teologici e noviziati.

TORRE DELL’OROLOGIO 

    

Con i suoi 21 metri di altezza, la Torre dell’ Orologio spicca vistosamente nel centro storico. Fu edificata nel1750  ed oggi è il simbolo della città. L’opera architettonica fu fortemente voluta dal sindaco dell’epoca, Maurizio Giannuzzi, parente della famiglia omonima che fece edificare il celebre Palazzo Carissimo. Il Primo Cittadino desiderava donare alla città di Francavilla un monumento che ne diventasse il simbolo, edificando l’opera proprio su piazza Umberto I, il salotto cittadino.

La sua forma, tipicamente squadrata, è realizzata con la caratteristica pietra di Francavilla, il tufo carparino, e termina in cima con un torrino arricchito con abbondanti decorazioni, caratteristiche della fastosa arte barocca. Al di sotto della cornice del secondo ordine, appare una meridiana del XIV secolo, precisamente del 1878, disegnata da padre Luigi de Quarto, collocata sulla facciata che guarda sulla piazza principale, mentre su quella laterale che affaccia su Piazza Dante è visibile il vecchio orologio a muro composto da piastrelle maiolicate.

https://www.italyra.com/inserzioni/torre-dell-orologio/

CHIESA DI SANT’ALFONSO

              

Suggestiva chiesa a pochi metri dalla Chiesa Madre, ricostruita nello stesso luogo dove sorgeva una chiesa trecentesca consacrata a San Francesco.

La Chiesa di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, a pochi metri dalla Chiesa Madre del Santissimo Rosario, è stata ricostruita sul luogo dove probabilmente era stata eretta dai frati minori conventuali, nel 1322, una chiesa dedicata a San Francesco. Con la soppressione degli ordini religiosi durante il periodo napoleonico i frati francescani abbandonarono il convento e, successivamente, ad essi subentrarono i padri liguorini.

La facciata dell’edificio ricalca elementi rinascimentali di maniera; a questo edificio è stato dato l’appellativo di chiesa d’oro perché la luce, quando penetra all’interno attraverso i tredici finestroni, mette in risalto stucchi, fregi dorati ed intarsi madreperlacei, creando suggestivi effetti cromatici.

All’interno spicca il trono di Sant’Alfonso, con la statua del santo e con le otto colonne. Da notare, al centro del paliotto, una riproduzione, in bassorilievo, della Cena di Leonardo.

https://www.viaggiareinpuglia.it/at/10/luogosacro/5562/it/Chiesa-di-Sant-Alfonso-Maria-de–Liguori-56-(BR)

ALLE PORTE DI FRANCAVILLA FONTANA si controllavano le entrate di merci, prodotti ed animali. Nulla poteva attraversare le porte senza il permesso o la licenza e i trasgressori erano seriamente puniti. Anche la larghezza dei traini era regolamentata dall’ampiezza delle porte, davanti alle quali si riscuoteva la gabella.

PORTA DELLA CROCE

                 

La porta della Croce, o di Cagnone, fu costruita da Davide de Quarto e Giosuè Pozzessere nel 1714, al tempo di Michele Imperiali III. Era un autentico portale d’ingresso della città settecentesca. La facciata, bugnata sulla parete verso l’esterno, è interrotta da un unico fornice, fiancheggiato da due corpi lievemente aggettanti, sui quali si addossano semicolonne con capitelli dorico-toscani, che sorreggono i dadi della trabeazione coronata da un cornicione aggettante che segue il motivo del fregio. Sulla ghiera a raggiera del portale spicca, in chiave, lo stemma di Francavilla. Questa porta chiudeva il borgo di Sant’Eligio e di Casalicchio e si apriva a sud verso il convento di Maria Santissima della Croce e verso Oria.

PORTA DEL CARMINE

La porta del Carmine, a tre fornici, ha una datazione incerta che oscilla tra il 1630 ed il 1656. La sua forma particolare, a tre fornici, ricorda molto un arco di trionfo più che una porta cittadina. Le quattro colonne poggiano su alti basamenti e terminano con capitelli corinzi. Sugli archi laterali si aprono due cartigli decorati ma senza alcuna scritta all’interno.

Al di fuori di questa porta si eliminavano i nemici ed i traditori della città e si eseguivano le pene capitali. Spesso, però, la condanna per impiccagione veniva eseguita proprio sotto gli archi della porta.

Sotto gli archi della porta del Carmine tutto il popolo accolse il 29 marzo 1740 l’ultimo principe di Francavilla, Michele Imperiali Junior, e la sua consorte, la principessa Eleonora Borghese, da poco sposatisi a Roma. Il suo ingresso fu preceduto da dieci carrozze.

Nel XIX secolo, inoltre, questa porta fu teatro di numerosi e violenti scontri tra i cittadini della vicina Oria e la popolazione francavillese.

PORTA DEI CAPPUCCINI

La porta dei Cappuccini fu costruita intorno alla metà del XVIII secolo e chiudeva i rioni compresi fra le due extramurali. Priva di bugnato e sormontata da un timpano semicircolare, è impostata su mensole e fiancheggiato da semicolonne su lesene poggianti su alti plinti. I capitelli, abbastanza erosi, sono sormontati dai dadi sporgenti della trabeazione a cui fa da coronamento un timpano arcuato. Due salienti flessi ampliano e raccordano la facciata lateralmente. La porta si apriva verso l’antica chiesa della Madonna di Grani e guardava verso i Castelli (l’attuale cittadina di Villa Castelli) e verso gli ultimi possedimenti settentrionali del principato.

https://it.wikipedia.org/wiki/Porte_di_Francavilla_Fontana

PALAZZO ARGENTINA

       

Francavilla Fontana è possibile ammirare il Palazzo Argentina, detto anche Palazzo Leo, un monumento risalente al XV Secolo.

Il palazzo costruito su antichi resti medievali (non visibili al pubblico) ha subito nel corso degli anni numerosi maneggiamenti conservando tutavia l’impianto rinascimentale. Sulla facciata è presente lo stemma della famiglia Musachi di origine albanese. L’edificio venne fatto costruire dalla famiglia giunta probabilmete al seguito di Carlo D’Angiò, attualemente l’edificio è di proprietà Leo. Il balcone di notevole fattura è stato proclamato monumento nazionale nel 1913.

L’edificio di impianto rinascimentale strutturato su una corte interna inquadrata da un grande arco intagliato sorretto da colonne; la corte è preceduta da un androne di epoca successiva e nella quale sono visibili le colonne e le due arcate dell’antica loggia. L’edificio ha subito alcune trasformazioni nel corso del tempo, ma mantiene comunque le tipicità delle case rinascimentali di cui vi è lo straordinario esempio del balcone del XV secolo, proclamato monumento nazionale nel 1913. Oltre alla bellissima balconata il prospetto è caratterizzato da un portale con arco a tutto sesto ed un altra apertura arcata per l’accesso al primo piano. Il balcone è sorretto da nove mensoloni, e composto da riquadri assemblati in carparo finemente scolpiti, caratterizzati da decori che rappresentano animali ed altri soggetti mitologici fusi con elementi vegetali.

Sono presenti delle superfetazioni sia in aggiunta al corpo di fabbrica, sia appartenenti agli edifici confinanti. Questi volumi alterano la lettura dell’impianto storico e degradano la percezione visiva del contesto.

Tra i punti di forza dell’edificio si segnalano: l’inserimento nel contesto di pregio del nucleo storico urbano più antico, l’ottimo stato di conservazione del balcone e la segnalazione con cartellonistica.

http://terradeimessapi.it/palazzo-argentina/

VILLA COMUNALE PIETRO PALUMBO 

       

Area verde più grande della città di Francavilla Fontana è la villa Comunale Pietro Palumbo è un parco cittadino frequentato dalle famiglie ma anche dagli amanti del pattinaggio e delle bocce.

Popolata da pini, querce e lecci, la Villa Comunale di Francavilla Fontana è un grande spazio molto frequentato dai cittadini e si estende per circa quindicimila metri quadrati. Intitolato a Pietro Palumbo, storico e sindaco del paese agli inizi dell’Ottocento, il parco pubblico è il più grande polmone verde della città.

Il parco, dalle geometrie tipiche del giardino all’italiana, si sviluppa tra aiuole e vialetti puntellati da diverse panchine, accogliendo grandi e piccini che amano trascorrere del tempo all’area aperta e divertirsi nell’area giochi, nella pista di pattinaggio e nel bocciodromo, oltre che nel teatro. Scrigno di storia, la villa custodisce busti in pietra di personalità emerite e i resti di una tomba messapica.

https://www.viaggiareinpuglia.it/at/17/giardinovilla/5281/it/Villa-Comunale-Pietro-Palumbo-Francavilla-Fontana-(Brindisi)

BISCEGLIE-VIVERE IN UNA CITTA’ ACCESSIBILE

È in aumento la consapevolezza  delle difficoltà che le persone disabili incontrano nel vivere autonomamente la vita quotidiana nella propria città e la partecipazione alla vita sociale.

La presenza di barriere architettoniche limita la possibilità di muoversi, per questo servono strumenti di organizzazione e gestione del territorio che aiutino ad affrontare e risolvere le difficoltà legate all’accessibilità di tutti i luoghi, dagli spazi comuni agli enti pubblici, ai negozi e alle attività private. Il diritto all’ugualianza dei cittadini deve avere la giusta attenzione, perchè le esigenze di tantissime persone tra cui anziani, malati, disabili, bambini non devono rimanere inascoltate e prive di interesse.

Di seguito mostreremo delle tabelle che aiutano i cittadini, che si trovano in qualsiasi condizione fisica, a conoscere tutte le attività presenti sul nostro territorio e il loro grado di accessibilità per muoversi autonomamente.

GRADO DI ACCESSIBILITA’

ACCESSIBILE

PARZIALMENTE ACCESSIBILE

(con accompagnatore)

NON ACCESSIBILE

Servizi Pubblici

COMUNE DI BISCEGLIE:
PALAZZO SAN DOMENICO (Via Trento, 8)
SEDI DISTACCATE DEL COMUNE :
– COMANDO DI POLIZIA MUNICIPALE ( Piazza San Francesco, 4)
-UFFICIO GIUDICE DI PACE (Piazza San Francesco, 8)
-COMANDO POLIZIA MUNICIPALE- UFFICIO CONTRAVVENZIONI (Piazza Castello, 1)
-BIBLIOTECA COMUNALE “MONS. POMPEO SARNELLI” (Via Giulio Frisani, 5)
-SEDE DECENTRATA SERVIZI ALLE PERSONE ED IMPRESE (Via Prof. Mauro Terlizzi, 20)
-SEDE DECENTRATA SERVIZI TRIBUTARI (Via G. Galilei, 12)
-CANTIERE COMUNALE (Via C. Colombo)
MERCATO ORTOFRUTTICOLO (Corso G. Garibaldi, 21)
CIMITERO COMUNALE (Via G. Bovio, 108)
OSPEDALE VITTORIO EMANUELE II (Via G. Bovio, 279/A)
POSTE:
UFFICIO POSTALE DI BISCEGLIE (Via Reddito Carrara, 15)
UFFICIO POSTALE DI BISCEGLIE (Via Gramsci, 32)
UFFICIO POSTALE DI BISCEGLIE (Via della Repubblica, 1)

Farmacie

FARMACIA D’AMORE (Via G. di Vittorio, 158)
FARMACIA DI GENNARO (Via Lamaveta, 76)
FARMACIA DR VENTURA SERGIO MARIA (Piazza V. Emanuele, 109)
FARMACIA DR SIMONE NATALE (Via G. di Vittorio, 2)
FARMACIA MALCANGIO (Piazza V. Emanuele, 37)
FARMACIA NARCISO (Via della Repubblica, 2)
FARMACIA STOLFA (Largo Castello, 1)

Parrocchie

SANTA MARIA DI PASSIVA (P.zza San Francesco, 1)
SAN DOMENICO (Via S. Domenico, 3)
SAN LORENZO (Via San Lorenzo, 5)
SAN ADOENO (Largo S. Adoeno, 16)
SANTI MATTEO E NICOLO’ (Largo S. Matteo, 3)
SANTA MARIA MADRE DI MISERICORDIA (Trav. Via Imbriani)
SAN SILVESTRO (Via S. Andrea, 36)
SAN PIETRO (Via A. Vescovo, 29)
SANTA MARIA DI COSTANTINOPOLI (Via Seminario, 30)
SANTA CATERINA DA SIENA (Via S. Caterina)
STELLA MARIS (c/o Villa San Giuseppe)
SANT’AGOSTINO (Largo Don Uva, 9)
SANT’ANDREA APOSTOLO (Via Monsignore, 4)

Scuole

Scuola dell’Infanzia 1 C. d. de Amicis – Bisceglie  – Via XXIV Maggio 93
Scuola dell’Infanzia 3 Cd S. Giovanni Bosco – Via A. Vescovo
Scuola dell’Infanzia 4 C. d. Don P. Uva Bisceglie – Via de D. Fragatella 15
Scuola dell’Infanzia A. di Bari – 3 Cd – Via G. di Vittorio, 100
Scuola dell’Infanzia Carrara Reddito – Carrara Reddito
Scuola dell’Infanzia Don Pierino Arcieri – Via Lancellotti, 16
Scuola dell’Infanzia Gesu’ Fanciullo – S. Andrea – Via Dell’Industria, 2 – 4
Scuola dell’Infanzia Giovanni Falcone E Paolo Borse – Via Padre Kolbe Angolo Via Consiglio
Scuola dell’Infanzia Iicd. Prof. Arc. Caputi – Via XXV Aprile
Scuola dell’Infanzia Maria Ferrari – Via Imbriani 341
Scuola dell’Infanzia Prefabb. Carrara Gioia – Piazza d’Acquisto 2
Scuola dell’Infanzia San Vincenzo de’ Paoli – Via Ariosto, 2
Scuola Primaria 1 C. d. de Amicis – Via XXIV Maggio 93
Scuola Primaria 3 Cd S. Giovanni Bosco – Via A. Vescovo
Scuola Primaria 4 C. d. Don P. Uva – Via de D. Fragatella 15
Scuola Primaria A. di Bari – 3 Cd – Via G. di Vittorio, 98
Scuola Primaria De Amicis – 1 Cd – Via XXIV Maggio 77
Scuola Primaria Don Tonino Bello 2 Cd – Via XXV Aprile, 15
Scuola Primaria Prof. Arc. Caputi 2 Cd – Via XXV Aprile
Scuola Primaria Sergio Cosmai – 4 – Via Carrara Reddito
Scuola Primaria V. Amando Vescovo 3 – Via Amando Vescovo
Scuola Primaria Via Fani – 2 Cd – Via Fani
Scuola Primaria Via Salnitro – 4 Cd – Via Salnitro
Scuola Secondaria di Primo Grado Cesare Battisti – Via Pozzo Marrone N. 84
Scuola Secondaria di Primo Grado R. Monterisi – Via Vincenzo Calace 5
Scuola Secondaria di Primo Grado S. M. S. Galileo Ferraris – Via Pozzo Marrone, 84
Scuola Secondaria di Secondo Grado G. Bovio – Via Villa Frisari, 22
Scuola Secondaria di Secondo Grado G. Dell’Olio – Via Mauro Giuliani 10
Scuola Secondaria di Secondo Grado I. I. S. S. Sergio Cosmai – Via Villa Frisari, 22
Scuola Secondaria di Secondo Grado I. P. S. I. a. M. – Via Cala Dell’Arciprete
Scuola Secondaria di Secondo Grado Leonardo da Vinci – Via Cala Dell’Arciprete, 1
Scuola Secondaria di Secondo Grado S. M. Battisti – Via P. Marrone

Banche

BANCA POPOLARE DI BARI FILIALE DI BISCEGLIE-Via Alcide de Gasperi, 51
BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA – Via V. Veneto,16
BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DELL’ALTA MURGIA – Via Aldo Moro, 122
BANCO BPM – Via Alcide de Gasperi, 68
UNICREDIT – Via Aldo Moro, 65
BANCA POPOLARE DI PUGLIA E BASILICATA – Via Piave, 106
INTESA SANPAOLO S.P.A. – P.zza Vittorio Emanuele, 40/48
BANCA POPOLARE PUGLIESE – Via Aldo Moro 100-106
CREDEM – Via Lamaveta 2/16

Parcheggi

PARCHEGGIO VIA XXIV MAGGIO 
PARCHEGGIO PIAZZA VITTORIO EMANUELE
PARCHEGGIO PAPA GIOVANNI XXIII
PARCHEGGIO SALNITRO – Via del Mulino a Vento, 12
PARCHEGGIO – Via della Libertà, 25

Parchi

PARCO SANT’ANDREA – Via Santa Chiara d’ Assisi, 7
GIARDINO BOTANICO VENEZIANI – Via Fondo Noce
PIAZZA DON LORENZO MILANI – Via Don Lorenzo Milani
AREA PARCO DELLE BEATITUDINI – Via Porto, 39

Per chi si muove sulla sedia a rotelle, un gradino può diventare un ostacolo insormontabile. Sono ancora tante le attività commerciali del nostro paese inaccessibili ai disabili, segno che c’è tanta strada da fare per abbattere le barriere architettoniche.  Tutto questo crea forti disagi, non poter entrare in un locale aperto al pubblico,  coinvolge moltissime persone, non solo disabili, solo perchè non si ha la sensibilità di guardare gli spazi con gli occhi di chi è in carrozzina o di un genitore che porta il figlio nel passeggino.

Come evitare che le persone con difficoltà motorie e sensoriali si sentano escluse?
E quali accorgimenti adottare per rendere i negozi più accessibili?
Per rendere gli esercizi commerciali accessibili ai clienti disabili basta adottare delle piccole accortezze che rendano la vostra attività più accogliente, quindi bisogna avere e dare  maggiore attenzione alla segnaletica interna (mappe tattili per orientamento, guide naturali e caratteri ingranditi con buon contrasto cromatico), al posizionamento degli articoli in negozio ,e agli spazi interni ai servizi igienici.

1. Parcheggi
Individuare parcheggi CUDE (Contrassegno Unico Disabili Europeo) delle dimensioni previste dal Codice della Strada avendo cura di:
– collocarlo nelle immediate vicinanze della struttura
– ove possibile prevedere una copertura del parcheggio e del percorso
– garantire che tutto lo sviluppo del percorso risulti completamente accessibile e ben segnalato

2. Segnaletica esterna
– L’accessibilità dei servizi, anche se con accessi secondari, deve sempre essere segnalata.
– Assicurarsi che le informazioni siano scritte con caratteri ingranditi e con buon contrasto cromatico.
– I percorsi tattilo-plantare, e le cosiddette guide naturali, consentono l’orientamento in luoghi e spazi ampi ma vanno correttamente progettati con la consulenza di personale specializzato. Lo stesso anche per le mappe tattili di orientamento.
– La scelta dei logotipi da utilizzare nella segnaletica è molto importante, se ne consiglia la verifica con gli uffici preposti

3. Ingresso | uscite di sicurezza
– Un semplice gradino all’ingresso, o all’interno del negozio, può compromettere l’accesso e la visita al locale per le persone che si muovono utilizzando la carrozzina.
– Per eliminare un piccolo dislivello è sufficiente inclinare la soglia corrispondente alla larghezza della porta (max 2,5 cm.). Occorre sempre valutare che l’inclinazione della soglia, anche se per un piccolo tratto, non deve superare il 5%. Per dislivelli maggiori è possibile sfruttare lo spazio interno del locale o lo spazio tra le vetrine per realizzare una rampa con una larghezza minima di 90 cm.
– La porta di ingresso deve essere leggera e manovrabile e con una maniglia di facile presa posta a 90 cm da terra, meglio se dotata di sistema di apertura automatica, dove è possibile sono da preferire porte scorrevoli.

4. Spazi interni e percorsi
– Il posizionamento di piante o di altri elementi di arredo esterni non deve limitare lo spazio di passaggio e costruire fonte di pericolo per le persone cieche o ipovedenti.
– Gli spazi interni al locale devono essere sgombri e sufficientemente ampi in modo da permettere alle persone in carrozzina di effettuare tutte le manovre necessarie ai loro spostamenti, liberi da tappeti e zerbini che possono costituire motivo di inciampo e di pericolo anche per le persone cieche e ipovedenti.
– I prodotti devono essere offerti in modo che siano facilmente raggiungibili da tutti, anche dalle persone di bassa statura o sedute in carrozzina.
– All’interno dei locali deve essere possibile superare i dislivelli con rampe o mezzi di sollevamento verticali.
– E’ consigliabile realizzare rampe con colori e materiali diversi per evidenziare alle persone ipovedenti il cambio di pendenza del percorso. Nel caso in cui vi siano gradini sul percorso, devono essere messi ben in evidenza in modo da evitare possibili inciampi.
– Nei bar e ristoranti si devono prevedere alcuni tavoli facilmente raggiungibili dalle persone in carrozzina e con un’altezza libera sottostante non inferiore a 70 cm per consentire un accosto frontale al tavolo anche da parte di chi utilizza una carrozzina per muoversi.
– Parte del banco di distribuzione e la cassa devono avere una altezza di 90 cm da terra.

5. Camerino di prova
– I camerini di prova devono essere abbastanza ampi da accogliere una persona in carrozzina ed essere dotati di appedini in scala ogni 20 cm con altezze da 120 a 160 cm; con sistema di chiusura a tenda (piombata) ed un ripiano ribaltabile o una seduta idonea.

6. Servizi igienici
La soluzione del bagno esclusivo ultra accessoriato solo per gli “handicappati” è poco logica e discriminante. E’ necessario quindi realizzare due bagni distinti per uomo e donna, di dimensioni più ampie ed entrambi attrezzati per l’utilizzo anche da parte di persone in sedia a ruote, ma fruibili per tutti.
– Le porte di accesso devono essere larghe almeno 80 cm. (luce netta), sono da preferire porte scorrevoli (esterne o interne) o rototraslanti.
– Il wc e il lavabo devono avere spazi di manovra per facilitare l’accostamento della carrozzina (non meno di 80 cm): lo spazio di rotazione non deve essere inferiore a cm 130.
– I comandi dei rubinetti preferibilmente a sensore.
– I maniglione a fianco del water (sulla parete sul lato opposto allo spazio di accostamento)

7. Segnaletica interna
– Percorsi con ingressi secondari, bagni accessibili, percorsi con rampe, ecc.. vanno sempre segnalati, assicurandosi della perfetta visibilità delle informazioni.
– Assicurarsi che le informazioni siano scritte con caratteri ingranditi e con buon contrasto cromatico.
– Ricordare che il Braille è un tipo di scrittura conosciuta dal 6/7% dei ciechi.

Anche altre città italiane si sono già mosse o si stanno muovendo in questa direzione, ovvero coinvolgendo gli esercizi commerciali in un’opera in primis di sensibilizzazione, ma anche di operativo supporto nel rendersi più accessibili a tutti i propri clienti. Ricordiamo ad esempio Reggio Emilia, dove 68 esercizi commerciali del centro storico hanno scelto di eliminare le barriere architettoniche aderendo al progetto “Non sono perfetto ma sono accogliente”, promosso e finanziato dalla città e dalle farmacie comunali ma anche l’iniziativa di Bari, che per il periodo natalizio mette gratuitamente a disposizione dei negozi del centro storico le “rampe del sorriso”, realizzate dai migranti rifugiati, ospiti in città.

CRISPIANO-VIVERE IN UNA CITTA’ ACCESSIBILE

È in aumento la consapevolezza  delle difficoltà che le persone disabili incontrano nel vivere autonomamente la vita quotidiana nella propria città e la partecipazione alla vita sociale.

La presenza di barriere architettoniche limita la possibilità di muoversi, per questo servono strumenti di organizzazione e gestione del territorio che aiutino ad affrontare e risolvere le difficoltà legate all’accessibilità di tutti i luoghi, dagli spazi comuni agli enti pubblici, ai negozi e alle attività private. Il diritto all’ugualianza dei cittadini deve avere la giusta attenzione, perchè le esigenze di tantissime persone tra cui anziani, malati, disabili, bambini non devono rimanere inascoltate e prive di interesse.

Di seguito mostreremo delle tabelle che aiutano i cittadini, che si trovano in qualsiasi condizione fisica, a conoscere tutte le attività presenti sul nostro territorio e il loro grado di accessibilità per muoversi autonomamente.

GRADO DI ACCESSIBILITA’

ACCESSIBILE

PARZIALMENTE ACCESSIBILE

(con accompagnatore)

NON ACCESSIBILE

Servizi Pubblici

COMUNE DI CRISPIANO CON RELATIVI UFFICI
Piazza Madonna della Neve, 3
POLIZIA LOCALE Piazza Madonna della Neve, 3
BIBLIOTECA CIVICA “CARLO NATALE” Via Roma, 9
MERCATO ORTOFRUTTICOLO
CIMITERO Via delle Rimembranze
UFFICIO POSTALE Via Gabriele d’Annunzio,1

Farmacie

FARMACIA PANACEA Corso Umberto I, 152
PARAFARMACIA Farmacò Officine del Business (Corso Vittorio Emanuele, 120)

Parrocchie

PARROCCHIA SAN FRANCESCO D’ASSISI Via S. Pio, 16
PARROCCHIA SANTA MARIA GORETTI VERGINE Via Resistenza
CHIESA MATRICE PARROCCHIA SANTA MARIA DELLA NEVE PATRONA Piazza Madonna della Neve, 3
CHIESA RETTORIA SANTA MARIA (CHIESA VECCHIA) Via Palermo,  156-159

Scuole

RODARI Via Michelangelo
CORSO UMBERTO Corso Umberto
VIA TICINO Via Ticino
SACRA FAMIGLIA Via Regina Elena 17
1° C.D. MANCINI Via Regina Elena 1
MANCINI Via Regina Elena 1
SEVERI Via Bari 15
ISTITUTO PROFESSIONALE PSEOA Corso Umberto – Villa Cacace
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO I.T.E. Via per Martina 1
F. SEVERINI Via Bari 15
ELSA MORANTE Corso Umberto – Villa Cacace

Banche

BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA Via Garibaldi 1/A
BCC DI SAN MARZANO DI SAN GIUSEPPE – TARANTO BANCOMAT Via Vittorio Emanuele N. 22
INTESA SAN PAOLO Corso Vittorio Emanuele 125/A

Parcheggi

PIAZZA MADONNA DELLA NEVE CRISPIANO 
TEATRO COMUNALE Via degli Aranci

Svago

TEATRO COMUNALE (Via degli Arcangi)

STATTE SENZA BARRIERE

Questo blog è scritto per dare informazioni sulla città di Statte, sulla sua accessibilità, sui percorsi turistici e sulle bellezze naturalistiche da vedere.

Statte sorge a circa 9 chilometri da Taranto occupando una lama denominata ‘Canale della Zingara’ caratterizzato da abitazioni scavate all’interno della roccia a formazione di numerose grotte ancora abitate, sotto relativi lavori di restauro adibiti ad appartamenti.

Il centro storico di Statte, di costruzione più recente del XX secolo, presenta diversi quartieri abitativi immersi nel verde della natura del paesaggio tra i più suggestivi al mondo quali i quartieri “Feliciolla” e “Zappalanotte” a Sud, il quartiere “Del Sinni” a Ovest, il quartiere “Todisco” a Ovest, la “zona Montetermiti” a nordest.

L’intero territorio di Statte è caratterizzato da diverse lame e gravine, per le quali il comune è stato inserito all’interno del parco regionale “terre delle gravine”, inserito oltre il 50% al suo interno in riferimento alle aree abitative.

A livello storico Statte presenta diverse grotte naturali e tombe risalenti all’epoca dell’età megalitica, mentre il primo documento storico risalente alle origini del territorio consiste in un inventario del 1406 il quale includeva il casale di Statte all’interno dei beni presenti nella città di Taranto.

All’interno di Statte si possono visitare le Chiese rupestri, i dolmen, la grotta Sant’Angelo, l’acquedotto romano del Triglio, oltre ai frantoi ipogei e diverse masserie risalenti all’epoca Cinquecentesca ad opera dei Gesuiti. Nonostante la devastazione del tornado, avvenuta nel 2012, Statte presenta ancora intatta la vegetazione tipica della Macchia Mediterranea, le numerose villette immerse nel verde e le grandi cave dismesse.

    

https://www.viaggiareinpuglia.it/at/127/strutturarurale/4056/it/Villaggio-rupestre-di-Triglie

Domenica 20 febbraio alle ore 11.00 presso il Palazzo della Cultura in Piazza Pignatari di Potenza, si è tenuta la conferenza stampa per la presentazione del servizio “TAXI SOCIALE” .

L’azienda A&C Mobility a sostengno di PROGETTO EASY GO, grazie all’imprenditoria locale, ha consegnato all’asoociazione L’ULTIMA LUNA un automezzo volto a garantire mobilità e libertà di movimento ai cittadini non autosufficienti.

Durante la conferenza stampa oltre alla cerimonia di consegna, è stato illustrato nel dettaglio la finalità di PROGETTO EASY GO.

Il progetto non solo garantisce autonomia di movimento, ma mette a disposizione spazi digitalizzati come l’app EASY GO PROJECT (presto scaricabile).

Attraverso questa sarà possibile prenotare tutti i servizi offerti dagli automezzi, presenti nei diversi comuni italiani aderenti al progetto, e inoltre metterà a disposizione i luoghi accessibili delle città e delle località turistiche.

Il progetto vuole supportare la mobilità senza barriere per avere un paese più inclusivo.

https://www.lasiritide.it/article.php?articolo=17195

https://tg7basilicata.blogspot.com/2022/02/taxi-sociale-per-gli-spostamenti-delle.html

TARANTO SENZA BARRIERE

Taranto chiamata “la città dei due mari” perchè bagnata dal Mar Grande e dal Mar Piccolo, per questo ha una posizione strategica che l’ha resa protagonista di moltissime vicende storiche.

Tutte le testimonianze le troviamo presso il Museo archeologico nazionale, il MARTA dove è possibile ammirare gli “Ori di Taranto”, che sono  produzioni dell’arte orafa risalente tra il IV e il II secolo a.C., inoltre troviamo un’immensa raccolta di reperti archeologici provenienti da tutta la provincia ionica.

https://museotaranto.beniculturali.it/it/ 

Il museo è completamente accessibile ai disabili motori ma non organizzato per visite dedicate ai disabili sensoriali.

https://museotaranto.beniculturali.it/it/che-visitatore-sei/#esigenze-speciali

Il museo ha diverse sezioni cosi suddivise:

Preistoria e Protostoria

Taranto dalla fondazione alla conquista romana

Taranto dalla conquista romana

La città tardoantica e altomedievale (IV-XI sec. d.C.)

La collezione Ricciardi

Reperti

Il MArTA è uno scrigno di tesori e di testimonianze del passato che raccontano la storia della città e del suo territorio. Alcuni di questi reperti, particolarmente significativi, sono diventati quindi punto privilegiato di sosta e approfondimento per tutti i visitatori.

    

Taranto ha due ponti che collegano la città vecchia a quella nuova.

Il ponte di pietra o di porta napoli dedicato a sant’Egidio, costruito dopo l’alluvione del 1883 dopo che un’alluvione distrusse il ponte di sette arcate presente dal X secolo,  poi c’è il ponte girevole inaugurato nel 1887 o ponte di San Francesco di Paola di Taranto, noto per la possibilità di aprirsi al passaggio delle navi. Questa è la struttura che collega l’isola del Borgo Antico con la penisola del Borgo Nuovo ed è largo 9,3 m e lungo 89 m. I due ponti sono facilmente percorribili perchè sui marciapiedi laterali sono presenti scivoli che consentono facilmente il transito.

 

Continuando a camminare possiamo arrivare alle porte del centro storico, nonostante la fatiscenza di alcuni edifici, questo quartiere ha ancora molto carattere. Si possono vedere alcuni monumenti emblematici come il Castello Sant’Angelo ( Castello aragonese), il tempio dorico, il Chiostro San Domenico e il Duomo San Cataldo.

Incontriamo d’apprima il Castello Aragonese, simbolo di Taranto, e subito dopo il tempio di Poseidone, il cui figlio, Taros, è considerato fondatore della città pugliese. Da qui, quindi, si entra nel cuore della Città Vecchia, tra case decadenti, vicoli bui o con vista sul mare, palazzi sontuosi e ipogei sotterranei.

 

 

  

Continuando a passeggiare per le viuzze ci imbattiamo con lo sguardo nel “Cappellone” di San Cataldo con la sua sontuosità barocca è una tappa imperdibile.

  

STATTE-VIVERE IN UNA CITTA’ ACCESSIBILE

È in aumento la consapevolezza  delle difficoltà che le persone disabili incontrano nel vivere autonomamente la vita quotidiana nella propria città e la partecipazione alla vita sociale.

La presenza di barriere architettoniche limita la possibilità di muoversi, per questo servono strumenti di organizzazione e gestione del territorio che aiutino ad affrontare e risolvere le difficoltà legate all’accessibilità di tutti i luoghi, dagli spazi comuni agli enti pubblici, ai negozi e alle attività private. Il diritto all’ugualianza dei cittadini deve avere la giusta attenzione, perchè le esigenze di tantissime persone tra cui anziani, malati, disabili, bambini non devono rimanere inascoltate e prive di interesse.

Di seguito mostreremo delle tabelle che aiutano i cittadini, che si trovano in qualsiasi condizione fisica, a conoscere tutte le attività presenti sul nostro territorio e il loro grado di accessibilità per muoversi autonomamente.

GRADO DI ACCESSIBILITA’

ACCESSIBILE

PARZIALMENTE ACCESSIBILE

(con accompagnatore)

NON ACCESSIBILE

Servizi Pubblici

COMUNE DI CRISPIANO (Via San Francesco,5)
POLIZIA MUNICIPALE (Via Vittorio Veneto,1)
BIBLIOTECA COMUNALE (Via delle Sorgenti, 0)
CIMITERO (Via Triglie, 99)
UFFICIO POSTALE (Via Armando Diaz, 5/D)

Farmacie

FARMACIA DR.SSA GINGRANDE ALESSANDRA (Via Giovanni Battista Lulli, 1)

Parrocchie

CHIESA PARROCCHIALE DEL SACRO CUORE DI GESU’ ( Via delle Sorgenti, 33)
CHIESA PARROCCHIALE DI SAN GIROLAMO EMILIANI (Via Arena di Verona, 1)
CHIESA ,MARIA SANTISSIMA DEL ROSARIO (Largo Lepanto, 74)

Scuole

GIROTONDO (Via Triglie)
MADRE TERESA DI CALCUTTA (Via Monteverdi)
L’ALBERO AZZURRO (Via Principe di Piemonte,53)
LA ROSA DEI VENTI (Via Boccherini, 17)
GIOVANNI XXIII (Via Bainsizza)
P. BORSELLINO (Via Teatro Massimo)
LEONARDO DA VINCI (Via delle Sorgenti
ISTITUTO TECNICO IND. EDOARDO AMALDI (Corso Vittorio Emanuele III, 263)
ISTITUTO TECNICO IND. AMALDI SERALE (Corso Vittorio Emanuele III, 263)

Banche

INTESA SAN PAOLO SPA (Corso Vittorio Emanuele III, 113)
BANCA POPOLARE DI PUGLIA E BASILICATA (Via Bainsizza, 67)

Parcheggi

PARCHEGGIO SP46

Svago

CINEMA ARENA RESSA (Corso Vittorio Emanuele III, 112)

TARANTO-VIVERE IN UNA CITTA’ ACCESSIBILE

È in aumento la consapevolezza  delle difficoltà che le persone disabili incontrano nel vivere autonomamente la vita quotidiana nella propria città e la partecipazione alla vita sociale.

La presenza di barriere architettoniche limita la possibilità di muoversi, per questo servono strumenti di organizzazione e gestione del territorio che aiutino ad affrontare e risolvere le difficoltà legate all’accessibilità di tutti i luoghi, dagli spazi comuni agli enti pubblici, ai negozi e alle attività private. Il diritto all’ugualianza dei cittadini deve avere la giusta attenzione, perchè le esigenze di tantissime persone tra cui anziani, malati, disabili, bambini non devono rimanere inascoltate e prive di interesse.

Di seguito mostreremo delle tabelle che aiutano i cittadini, che si trovano in qualsiasi condizione fisica, a conoscere tutte le attività presenti sul nostro territorio e il loro grado di accessibilità per muoversi autonomamente.

GRADO DI ACCESSIBILITA’

ACCESSIBILE

PARZIALMENTE ACCESSIBILE

(con accompagnatore)

NON ACCESSIBILE

Servizi Pubblici

COMUNE DI TARANTO 
Piazza Castello, 1
SEDI DISTACCATE DEL COMUNE DI TARANTO
 -ANAGRAFE SERVIZIO ELETTORALE (Via Plinio, 75)
 -UFFICIO ANAGRAFE E STATO CIVILE (Via Romagna, 40)
 -UFFICIO SERVIZI SOCIALI E POLITICHE GIOVANILI ( Via Veneto, 83)
 -UFFICIO TRIBUTI LOCALI (Via Anfiteatro, 72)
-UFFICI COMUNALI (Via Domenico Acclavio, 65)
-UFFICI COMUNALI (Via Dante Allighieri, 175)
-UFFICI COMUNALI (Via Salina Piccola, 2)
-COMUNE DI TARANTO, X CIRCOSCRIZIONE TALSANO (Corso Vittorio Emanuele II, 70)
SEDI POSTE
-Via Ugo de Carolis, 5
-Via Plateja, 48
-Via Magna Grecia, 420/A
-Via Tito Minniti, 21/A
-Via Dalmazia, 15/A
-Via Mar Grande, 10
-Via G. Lacaita, 25
-Lungomare Vittorio Emanuele III, 12
-Viale Unità d’Italia, 257
-Arco Giovanni Pisiello, 8
-Corso Vittorio Emanuele II
-Piazza della Libertà, 1
-Corso Umberto I, 149
-Via Molise, 2
-Via Niccolò Machiavelli, 41/D
-Piazza Fontana, 57
-Via Campania, 6
-Via Lama, 267
-Viale Jonio, 418
-Via Lepanto, 1

TAXI SOCIALE Taranto-Crispiano-Statte

Il 16 maggio 2022 alle ore 16:30, presso la Sala Monfredi della Camera di Commercio di Taranto, l’Amministrazione Comunale di Crispiano-Assessorato ai Servizi Sociali illustra la consegna del veicolo che verrà adibito all’accompagnamento dei fragili (taxi sociale), ovvero un pulmino 9 posti, effettuato dell’azienda A&C Mobility di Ostuni all’associazione SER di Massafra, che lo affiderà alla costituenda associazione SER di Crispiano.

Questa Amministrazione Comunale di Crispiano, tenuto conto che il servizio di trasporto diviene fondamentale se correlato alle necessità socio/sanitarie dei cittadini in difficoltà, ha concesso gratuito Patrocinio al progetto Easy Go, quest’ultimo richiesto dall’associazione SER di Massafra che darà in gestione il servizio alla costituenda associazione SER di Crispiano. Quest’ultima attuerà il servizio di mobilità sulla base delle esigenze esistenti sul territorio e segnalate in particolar modo dall’ufficio Servizi Sociali, ovvero metterà a disposizione il proprio personale per spostamenti principalmente interni alla città di Crispiano, come anche nelle località di Massafra, Statte e Taranto, tenuto conto che l’acquisto del mezzo è stato possibile grazie al prezioso supporto di alcune aziende di questi comuni, che hanno partecipato in qualità di sponsor e che vedranno i loro loghi sulla parte esterna dello stesso. L’azienda promotrice di questo progetto è la A&C Mobility di Ostuni, già presente sul territorio nazionale, che concede in comodato d’uso gratuito ad Enti e associazioni del Terzo Settore i propri automezzi, al fine di incentivare l’inclusione di cittadini che vivono la criticità del non potersi muovere con mezzi privati e/o pubblici. L’iniziativa in questione comprende anche il portale web Progetto Easy Go e l’applicazione EasyGo, che prevedono l’inserimento di varie informazioni anche non prettamente correlate al servizio posto in essere, quindi comunicazioni di tipo turistico, come anche notizie che promuovano le aziende partecipanti. Illustrerà quest’ultima parte il titolare della A&C Mobility Antonio Ippolito. Successivamente, in data 21 maggio c.a. alle ore 10:30 in piazza Madonna della Neve a Crispiano, il mezzo verrà presentato alla cittadinanza, insieme al correlato servizio che inizialmente, in fase sperimentale, si occuperà dell’accompagnamaento di persone fragili presso la sede cimiteriale locale il fine settimana. Nell’occasione sarà offerto un piccolo buffet dalla A&C Mobility di Ostuni.

Ringrazio la dirigente dei servizi sociali dott.ssa Simona De Angelis e tutto il suo staff per il prezioso supporto. Grazie all’associazione Misericordia che è stata vicina sin dall’inizio. Grazie in particolar modo all’associazione SER di Crispiano, capeggiata da Francesco Achille, a Gabriele Clemente e a Carmela Rappieno Presidente dell’associazione SER di Massafra. Grazie alla consigliera di Massafra dott.ssa Gaia Silvestri, nonché all’assessore ai Servizi Sociali di Statte dott. Ivan Orlando, come anche alle Amministrazioni Comunali che hanno ben accolto l’iniziativa nei loro comuni. Infine un gigante Grazie va a tutte le aziende/attività commerciali che, in qualità di sponsor, hanno permesso la realizzazione del progetto ideato dall’azienda M&C Mobility di Antonio Ippolito.

ATTIVAZIONE
I moduli per la prenotazione dell’accompagnamento alla sede cimiteriale previsto il sabato (a partire dal 27 maggio), saranno disponibili presso l’ufficio URP del comune di Crispiano dal giorno 17 maggio.
In data 21 maggio ore 10:30, in piazza Madonna della Neve, verrà illustrato il servizio alla cittadinanza, nonché sarà possibile visionare personalmente il pulmino nove posti che sarà utilizzato.

Il servizio parte in modalità sperimentale, al fine di monitorare le esigenze del territorio e, pertanto, eventualmente apportate modiche in termini di miglioramento allo stesso. Fermo restando che non è un taxi ordinario ma un taxi sociale, quindi al servizio delle esigenze dai fragili della comunità.

Vi aspettiamo numerosi.

Assessore ai Servizi Sociali
Aurora Bagnalasta

https://m.facebook.com/aurora.bagnalasta?tsid=0.03398485782449745&source=result